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Come capire cos’è importante quando leggi

Mentre sei lì a studiare, continui a leggere e rileggere una frase che proprio non riesce a entrarti in testa. Eppure hai fatto quel corso di lettura veloce, e quel corso che ti spiegava come studiare 88 pagine in un minuto, dovresti essere in grado di leggere e capire tutto al volo, no?

Ecco, chiariamo un punto fondamentale, prima di continuare il discorso: i metodi di lettura veloce sono quasi sempre bufale. Non voglio dilungarmi ora, perché dobbiamo parlare di altro, ma finito qui dai un’occhiata a questo articolo, dove scoprirai la verità sulla lettura veloce.

Tornando a noi, se stai leggendo e non stai capendo, per prima cosa fai attenzione: potrebbe essere un sintomo del fatto che forse, nell’ultimo periodo, stai davvero studiando troppo. Se così non è, le domande che ti frullano nel cervello ora sono: “Ma qual è il senso del discorso? Cosa stanno cercando di dirmi? Qual è, o meglio, quali sono le informazioni che devo ricordare dopo la lettura?”.

Potresti trovarti di fronte a un concetto particolarmente complesso, questo è indubbio, ma è anche possibile che tu non riesca a riconoscere il contenuto informativo di ciò che hai davanti. Non temere, non stare a grattarti la testa e ad aprire vocabolari, enciclopedie o la semplice pagina di Wikipedia per capire di cosa sto parlando. Te lo spiego io che cos’è il contenuto informativo, anche se forse, se mi segui o mi leggi da un po’, hai già capito dove stiamo andando a parare. E se è così, sappi che mi fai sentire molto fiero.

COS’È IL CONTENUTO INFORMATIVO

Dunque, il contenuto informativo è il cuore di quello che stai leggendo, è l’insieme delle informazioni nuove e non scontate che ti interessano e ti servono ai fini della preparazione per l’esame o per qualsiasi altra cosa tu stia facendo. In sostanza, qualsiasi cosa tu stia leggendo, che siano i volumi di Diritto Penale o il volantino della nuova pizzeria che hai trovato nella posta, ti dà un contenuto informativo.

Nello studio, quindi, trovare il contenuto informativo significa capire quali sono le nozioni che ti interessano e che devi imprimerti nella mente per riuscire a superare l’esame. Possono essere più o meno semplici, più o meno intuitive, più o meno difficili da comprendere, ma quel che è certo è che, una volta individuate, devi trovare il modo di farle tue.

Se però, per tornare all’esempio iniziale, rimani fermo o ferma alla stessa frase senza venirne a capo, evidentemente non stai trovando il contenuto informativo che gli autori vogliono farti passare. Come puoi allora riuscire a scovare tutte le informazioni veramente importanti, senza tralasciare nulla? È presto detto.

FATTI LE DOMANDE GIUSTE

Ci sono una serie di cose che puoi fare per capire se effettivamente stai individuando il giusto contenuto informativo che il testo propone. Devi porti una serie di domande, come spiego nel mio manuale gratuito di lettura efficace “Leggere per sapere”, e poi andare a cercare le informazioni nel testo ed estrapolarle. E se proprio non hai ancora scaricato il manuale gratuito che ti svolterà la carriera scolastica (ma dovresti farlo subito altrimenti te ne pentirai) ti riassumo brevemente qui come poter creare le tue domande.

Per prima cosa fai un’analisi del paratesto (titoli, didascalie, immagini), per capire in che contesto ti trovi e di cosa ti parlerà il capitolo del libro. Se il capitolo è lungo, magari più di 5 o 6 pagine, spezzalo in più parti e procedi un pezzo alla volta. Quando avrai un’idea di massima dell’argomento trattato, arriva il momento delle domande. Porti domande ti aiuta ad “accendere il cervello”, avere una lettura più attiva, più focalizzata e a mettere a fuoco cosa stai imparando nello specifico.

Lo so cosa stai per chiedermi: “Ma che domande devo farmi se non ho ancora letto il libro?”. Puoi partire dai ragionamenti che hai già fatto analizzando il paratesto, che dovrebbero averti chiarito a grandi linee che argomento stai per affrontare; puoi pensare alle classiche 5 W (che poi son 6 ma vabbeh) del giornalismo (Chi? Cosa? Come? Dove? Quando? Perché?); puoi controllare se nel libro che stai studiando ci sono già dei quiz inseriti a fine capitolo; puoi domandarti qualcosa su ciò che era stato detto a lezione su questo argomento. Di possibilità ce ne sono tante.

Ricorda: non è importante che le tue domande siano corrette e precise, magari dopo aver letto ti renderai conto che non avevano senso, l’importante è che tu abbia “scaldato i motori”, magari anche facendo delle supposizioni sulle possibili risposte. Più ragionerai, ancor prima di leggere, e più attiverai una vera e propria sfida con te stesso o te stessa, il tuo cervello vorrà sapere se aveva ragione o torto e la tua attenzione sarà ai massimi livelli.

Questo metodo d’azione ricorda le verifiche di comprensione del testo che vengono svolte in classe. Probabilmente ti sarà capitato, in quei casi, di leggere prima le domande e poi di andare a rintracciare le risposte nel testo. Bene, il procedimento è lo stesso, solo applicato alla fase di lettura e di studio. Concentrandoti prima sui quesiti possibili, diventa poi quasi automatico riuscire a individuare la risposta corretta.

A questo punto ci sarebbe tutto un altro capitolo da aprire su come si mantengono fresche le informazioni e come si ricordano, ma non è questo il momento. Magari ne possiamo parlare in un prossimo futuro, ma nel frattempo ti lascio qualche termine di studio interessante che può aiutarti ad approfondire l’argomento.

Questa accurata operazione di ricerca, puntualizzazione e comprensione profonda del testo ti serve soprattutto per sintetizzarlo ed estrarne il succo. In realtà è una fase molto importante perché fa sì che la fase di lettura diventi davvero efficace per la comprensione e la memoria. Che tu ci creda o no, con questa fase anche le distrazioni saranno minori? Non ci credi? Tu prova il sistema di lettura efficace che propongo in “Leggere Per Sapere” (ti ricordo, è aggratis), e poi scrivimi e dimmi come è andata.

Ricorda, il contenuto informativo deve essere sempre il tuo obiettivo primario: cercalo, trovalo e fallo tuo! Dopo, la strada sarà tutta in discesa, fidati.

Alessandro de Concini
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