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Come recuperare un debito a scuola

Se fosse andato tutto liscio, se tu avessi applicato un metodo di studio ottimale, se, se, se… non saresti qui.

Ora il problema c’è: hai un debito, un’insufficienza o, peggio ancora, più di una, e la scuola comincia ad assomigliare sempre di più ad una corsa ad ostacoli in cui, tra un salto e l’altro, c’è anche un cane feroce che ti insegue e l’arbitro cerca di darti delle bastonate sulle ginocchia, così, perché sennò è troppo facile.

Il problema coi debiti a scuola è che non basta recuperarli, devi farlo mentre mandi avanti anche tutto il resto delle materie e senza creare ulteriori buchi di preparazione che possano portare a nuove insufficienze.

È un casino, siamo tutti d’accordo, e non esiste una bacchetta magica, una formula segreta che ti permetterà di schioccare le dita e magicamente raccattare un 6 in tutte le materie. C’è da studiare e da impegnarsi, questo è fuori discussione.

Questo non significa però che non ci sia differenza tra affrontare questa difficoltà in modo sensato oppure no.

Io sono qui per questo, per assicurarmi che tu recuperi il tuo debito, e che tu lo faccia nel modo giusto.

COLPE E RESPONSABILITÀ NELLO STUDIO

Di discorsi da fare ce ne sarebbero centordici, ma cerchiamo di andare dritti al sodo. La prima cosa di cui dobbiamo parlare è la più spiacevole, la meno consolatoria, quella che non vuoi sentirti dire. Ma ormai sei qui e ti tocca: la questione delle colpe e responsabilità.

Una situazione problematica a scuola è sempre una combinazione di diversi fattori:

  • i professori, che a volte sono troppo severi, altre volte sono veri bastardi, altre non sanno insegnare, altre ce l’hanno proprio con te;
  • l’organizzazione della scuola stessa, che a volte è troppo serrante e confusa, con mille verifiche, temi, interrogazioni, compiti che si sovrappongono e accavallano;
  • la singola materia che magari è difficile, una materia che fa schifo e fai fatica a capire;
  • le lacune pregresse, magari portate dietro dagli anni precedenti, che rendono il processo ancora più difficoltoso;
  • la situazione della classe, magari composta per il 90% da individui a tanto così dall’essere arruolabili in una ciurma di pirati.

Bene, tutto questo, mi dispiace dirtelo, non ha alcuna importanza. Zero, conta meno di zero. Sono tutti parametri fuori dal tuo controllo, sui quali non hai nessun potere di agire. Sei pronto per la ramanzina in stile papà severo ma giusto? Eccola che arriva.

L’unica cosa che conta sei tu, che non hai studiato abbastanza, o hai studiato male, o hai studiato male e non abbastanza.

O che hai affrontato il tutto con il giusto atteggiamento per lo studio.

Questo significa che la responsabilità di quello che è successo è tua ed è solo di questo che ti devi preoccupare. Del resto fregatene, lavora su di te, il potere di cambiare le cose è nelle tue mani e in quelle di nessun altro. Nessuna scusa.

ANALISI

Finito questo pippone, che però era fondamentale per tutto il resto di quello che dirò nell’articolo, è ora di passare all’analisi. Sapere che la responsabilità è tua non basta, bisogna anche capire che cosa nello specifico è andato storto.

Prendi un foglio ed scrivi tutti i voti che hai preso nella materia, o nelle materie, da recuperare. Per ognuno di questi procedi ad analizzare quale sia stato l’intoppo, con piena onestà, inutile prendersi in giro. A questo punto puoi fare una media e capire quali tipi di problemi sono responsabili dei tuoi votacci.

Possiamo elencare 5 tipologie di problemi che portano a un’insufficienza:

  • comprensione e lacune. C’erano parti del programma che ti sfuggivano e ti hanno fregato nel compito? Hai delle lacune pregresse che ancora si mettono di traverso?
  • è stato un problema di cazzeggio e non hai studiato abbastanza?
  • ti sei bloccato all’interrogazione, espresso male nel compito scritto, non sei insomma riuscito a veicolare le informazioni che conoscevi in modo efficace?

Bene, la tua insufficienza sta in uno di questi 5 fattori o, più di frequente, in una combinazione di questi. Conduci questa analisi in modo lucido e oggettivo, è qui che si vede la differenza tra uno studente maturo e un bimbetto… e tu non sei un bimbetto, giusto?

Ora vediamo uno per uno i consigli per ciascuno di questi punti.

COMPRENSIONE E LACUNE

Questo, con grande probabilità è il peggiore dei 5, è quello che richiede misure più drastiche. La prima cosa da fare è, purtroppo, tornare indietro, devi individuare i punti specifici del programma che ti hanno creato problemi e sistemarli. Procedi capitolo per capitolo, pagina per pagina se necessario, più sei preciso e più sarà facile recuperare.

Se ti accorgi che da solo non riesci proprio a farlo, la materia è troppo difficile o fatichi a comprendere certi passaggi, lì è il momento di chiedere aiuto, magari ai tuoi genitori, fratelli e sorelle, perché no, a tuoi compagni di classe che siano competenti su quell’argomento. Puoi anche chiedere spiegazioni al tuo insegnante dopo la lezione, frequentare dei corsi di recupero o, come ultima risorsa, ricorrere alle maledette e infami ripetizioni.

Ma attenzione, quando costringi i tuoi genitori a sborsare centinaia di euro in ripetizioni è ancora una volta tua la responsabilità di mettere a frutto quel tempo e quelle risorse. Presentati dall’insegnante di ripetizioni che già sai quali sono i tuoi punti deboli, già hai condotto la tua analisi e puoi lavorare in modo più mirato.

Perché altrimenti quello che succederà sarà un lento e spossante trascinarsi con quel povero cristo del prof di ripetizioni che dovrà sparare a casaccio sperando di individuare dove sia il problema.

IMPEGNO

Parliamoci chiaro, i debiti non si recuperano senza aumentare le ore che passi sui libri. È brutto? Sì, è brutto, ma non avrebbe senso che io ti dicessi delle stupidaggini e ti dessi false speranze. Devi stringere i denti e metterti d’impegno, qui c’è poco da fare, gli altri punti ti indicheranno come distribuire e far fruttare queste ore, ma la disponibilità a darci dentro non è negoziabile.

Attenzione però, un’importante precisazione: impegno e aumento delle ore non vuol dire per forza trasformare la tua vita in un inferno, rinunciare a ogni tuo passatempo e dedicare ogni minuto della tua giornata allo studio come fossi un monaco. I tempo per riposare, riprendersi, fare sport, vedere gli amici è sacrosanto, quello che devi fare è dare per un po’ priorità ai libri e trovare un giusto bilanciamento. Se hai dei dubbi su questo, scrivimeli e proverò a darti una mano.

Dobbiamo dire un’altra cosa importante sulle ore passate sui libri: non è tanto importante quanto studi a livello di tempo, ma a livello di risultati. Sono meglio due ore studiate in modo corretto ed efficace che otto ore studiate “acazzodicane”, che non ti lasciano nulla e ti fanno solo sprecare energie. Per studiare in modo efficace serve metodo, e questo ci porta al prossimo punto, veramente fondamentale.

METODO

Qui la faccenda è semplice, così come lo è la mia domanda: come studi? La maggior parte degli studenti non segue un vero e proprio metodo, piuttosto oscilla tra il classico “leggi e ripeti”, qualche riassunto ogni tanto se va bene e via così.

Gli studenti a scuola a questo aggiungono un’incostanza esistenziale che fa sì che ogni tanto applichino un certo approccio, ogni tanto no, ogni tanto si dimentichino, ogni tanto facciano un’eccezione ecc.

Quello che devi fare invece è chiarire un percorso da seguire, una serie di metodologie che si adattino alla tua personalità e ai vari argomenti che devi affrontare e applicarle sempre, in modo preciso e costante.

Il metodo di studio che io propongo, creato a partire da basi scientifiche e non certo campato per aria, si basa sull’ormai famoso acronimo PACRAR: pianificazione, acquisizione, comprensione, rielaborazione, applicazione, ricordo.

Se guardi nel mio canale Youtube troverai letteralmente centinaia di video in merito, su questo sito puoi scaricare il mio manuale gratuito di lettura efficace e ci sono centinaia di articoli di blog a tua disposizione. Per cui non ti resta che prendere ciascuno di questi passaggi descritti nei miei vari contenuti, confrontarlo con quelle che sono adesso le tue abitudini e migliorare il tuo metodo, un passetto alla volta.

Se poi vuoi apprendere il metodo di studio in ogni suo dettaglio e vuoi avere la certezza di poterti preparare al meglio, senza rinunciare alla tua vita sociale, puoi sempre entrare in Sistema ADC Scuola. Ho creato un corso sul metodo di studio alle superiori proprio perché so quanto le esigenze di voi ragazzi siano diverse rispetto a quelle degli universitari, dacci un’occhiata, qui puoi anche scaricare il programma completo del corso, da fare vedere in famiglia per far loro capire che non stanno buttando via soldi. 

Ma torniamo ai consigli pratici, voglio sul serio darti una mano.

ORGANIZZAZIONE

Questa cosa del prendersi all’ultimo minuto deve finire una volta per tutte. Costruisci un piano settimanale ed abituati a pianificare in anticipo, a scuola prendi appunti (su questo punto ci ritorniamo a fine articolo) e al pomeriggio li risistemi, non accumulare pile infinite di pagine da studiare, è folle e in un momento critico come quello del recupero debiti a maggior ragione non puoi permettertelo, dovrai dedicare i momenti liberi a recuperare la materia o le materie insufficienti, se non organizzi e distribuisci lo studio in modo attento finirai per creare altri vuoti di preparazione.

Così facendo, risollevando una materia rischi di mandarne sotto altre due, e non è più finita…

PERFORMANCE

Questo è il meno importante dei 5 punti, quello che puoi tranquillamente lasciare per ultimo o ignorare se sei già abile nel parlare e nello scrivere.

Un buon modo per allenarsi nella performance e al tempo stesso rendere più efficaci i tuoi ripassi è quello di simulare l’interrogazione, magari davanti a uno specchio, a una persona che ti ascolta o anche registrandoti con il tuo smartphone. Puoi anche provare a fingerti tu l’insegnante, e spiegare agli altri ciò che stai studiando. Lavora pian piano sul lessico, sull’esposizione, la sicurezza della voce e tutto il resto.

È un fattore secondario, inutile se non supportato da uno studio efficace, ma può comunque darti una mano a recuperare.

STRATEGIA

Una volta chiariti questi 5 punti e dopo aver cominciato a sistemarli, dobbiamo parlare della vera e propria strategia di recupero.

Partiamo dal rapporto tra la materia da recuperare e tutto il resto. Ovviamente la materia insufficiente deve avere la priorità ma al tempo stesso, come abbiamo già detto, non puoi abbandonare tutto il resto. Cosa fare?

Sfrutta più possibile lo strumento delle interrogazioni programmate, se te ne viene data l’opportunità, per pianificare con attenzione i momenti critici di verifica; inserisci di default un momento di ogni tua giornata dedicato al ripasso della materia in questione, al colmare le lacune e tutto il resto. Inoltre nel tuo piano, ogniqualvolta hai una giornata più tranquilla nella quale non c’è nessun compito in classe da preparare, dedicala in automatico al tuo recupero.

Applica le nuove tecniche di studio che hai imparato, approfondisci e sperimenta, è probabile che la materia insufficiente sia anche quella che più di tutte ti pesa studiare, per cui devi trasformare lo studio in una sfida per ritrovare un po’ della voglia di studiare che hai perso nelle nebbie del tempo.

Se le insufficienze e i debiti da recuperare sono più di uno il mio consiglio è quello di affrontarli a testa bassa uno alla volta: è del tutto improbabile riuscire a recuperare tre materie mentre allo stesso tempo mantieni tutto il resto sufficiente. Comincia dalle insufficienze più semplici da recuperare e riportale a un buon livello, è fondamentale e prioritario minimizzare il numero delle materie insufficienti in ottica di evitare bocciature.

Occhio, non ti sto autorizzando ad abbandonare la materia in cui sei più in difficoltà, niente di tutto questo, dico solo che non potendo fare tutto allo stesso tempo è più importante ottimizzare gli sforzi.

Scegli la materia da affrontare, risolvila e poi passa alla successiva: mantenere un livello medio è sempre molto più facile che recuperare una situazione disastrosa.

ATTENZIONE IN CLASSE

Ultimo argomento di cui ti voglio parlare è la gestione del tempo speso in classe, che potrebbe sembrare slegata dal recupero del debito e invece è di importanza fondamentale.

Stare attenti in classe, partecipare attivamente, prendere appunti nel modo corretto ha enormi benefici nella tua battaglia per risollevare la situazione:

  • alleggerisce il carico di studio ed esercizio a casa, elemento indispensabile per riuscire a ritagliarsi più tempo da dedicare al recupero;
  • facilita il mantenimento delle altre materie e ti aiuta a rimanere al passo con le spiegazioni;
  • ti permette di sfruttare gli appunti per velocizzare e rendere più fluido lo studio a casa, concentrandoti in particolare su ciò che interessa al tuo insegnante;
  • ti mostra interessato e impegnato, migliorando il più possibile il tuo rapporto umano con gli insegnanti, che rimane un elemento da non sottovalutare se vuoi che anche loro ti vengano incontro e ti diano una mano in questa battaglia.

A questo punto le basi ce le hai, ogni situazione è diversa ma quantomeno hai un orizzonte da cui partire, valuta la tua situazione e fammi sapere come sei messo, quali sono le tue difficoltà e cosa stai facendo per risolverle!

Alessandro de Concini
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