Hai studiato, ti sei preparato, ti sei presentato all’esame/test/valutazione con tutta la potenza della tua memoria, del tuo ragionamento, della tua preparazione… eppure il voto non è stato quello che speravi!
Hai preso un voto negativo, è andata male, e ora la delusione è al massimo, i dubbi aumentano (e l’inc***atura anche). Sbollita la rabbia iniziale, però, bisogna capire come andare avanti. Magari sfruttando la situazione per imparare qualcosa a proposito del nostro studio.
Ma come si fa nel concreto a gestire un voto che non era quello in cui speravamo e che, soprattutto, non sembra rappresentare la nostra attuale preparazione e quindi non sembra giusto?
Vediamo insieme 5 strategie.
- Ricordati sempre che il voto non è dato né dalla tua persona né dalla tua preparazione, bensì da una prestazione specifica, una performance che si è svolta in un orizzonte temporale molto ristretto e che può essere influenzata da migliaia di fattori. Il voto può dipendere da quanto aveva le scatole girate il professore quel giorno, dalla tua difficoltà a parlare ed esprimerti correttamente in quel momento, dal tuo stato psicofisico, dall’ambiente, dalla sfortuna, da qualsiasi altra influenza esterna. Inutile quindi prenderla sul personale, un brutto voto non ti qualifica come un pessimo studente, tutt’altro: semplicemente ti fa capire che in quello specifico momento, con quelle specifiche condizioni la tua preparazione non ha dato il giusto frutto. Non sei il voto che prendi, non devi mai dimenticarlo.
- Diretta conseguenza del punto precedente è la necessità di analisi. Devi capire immediatamente da che cosa è dipesa la tua performance inefficace. Anche se ti sembrerà paradossale, il voto negativo non deve essere visto come un nemico, ma come un alleato. Rievoca nella tua mente in modo obiettivo lo svolgimento della prova e individua che cosa nello specifico è andato storto: è stata la tua incapacità di ricordare una parte di programma? La tua insicurezza nell’esposizione orale o scritta? È possibile che tu abbia cominciato a prepararti troppo tardi, finendo per studiare in cramming? Cos’altro? In base a questa analisi potrai rivedere il tuo processo di preparazione e colmare le tue lacune, dovunque esse siano.
- Ricordati che il voto non deve essere lo scopo del tuo apprendimento, ma la conseguenza: non si studia per ottenere il 18 né tantomeno il 30, si studia per sapere, per acquisire competenze e conoscenze. Quando ti rimbocchi le maniche per recuperare l’esito negativo, non fare l’errore di mirare al voto che vuoi, perché questa è la ricetta perfetta in realtà per sbagliare anche una seconda volta. La verità è che quando smetti di concentrarti sui voti, l’attenzione su ciò che stai studiando aumenta significativamente. Non solo: meno ci pensi, più ti concentri sulla preparazione effettiva, più i tuoi voti saranno alti. Provare per credere. Anche perché se la preparazione non è solida su tutto, il rischio della scena muta è dietro l’angolo, per questo puntare a sapere quanto più possibile è la base.
- Ci vuole anche prospettiva: i voti devono essere inseriti in un contesto di progressione, quindi un singolo voto non vuol dire molto, non ci da troppe informazioni ad esempio sul tuo metodo di studio. Quello che è certo è che se prendi 20 voti di fila sempre sullo stesso livello significa che molto probabilmente il tuo modo di studiare è tarato su di un livello insufficiente. Una successione di voti, quindi, può essere un buon indicatore del tuo livello di studio e darci degli spunti per individuare i nostri punti deboli e colmarli.
- Dopo aver capito queste cose ed effettuato le tue analisi, alla prossima occasione allenati a simulare l’esame e datti un voto. Auto-valutati sulla base degli stessi parametri che ti hanno fatto fallire la prima volta, in modo da sfruttare il potere del voto anche come elemento di ripasso e di sviluppo di consapevolezza della tua preparazione.
Bene. Dopo tutti questi passaggi, non resta che la riflessione finale: non ti abbattere, non mollare pensando che ormai tutti i tuoi sforzi sono perduti. Piuttosto sfrutta il tuo voto negativo come un trampolino di lancio per recuperare in futuro e per acquisire strumenti in grado di farti migliorare nel tempo.
Il modo migliore per farlo? Farsi guidare in un percorso di apprendimento solido, fondato su basi scientifiche e strutturato a seconda delle necessità di studio, come quello che mi sono impegnato a realizzare nel mio videocorso di metodo di studio, Sistema ADC.
Superata la doverosa marchetta, chiudo con un consiglio bonus: applica questi stessi principi anche all’analisi dei voti negativi altrui. Se è vero che si può sempre imparare dai propri errori, anche farlo dagli errori degli altri non è male!