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Il segreto per superare qualsiasi concorso

Ah, che bello, finalmente ho finito la scuola o l’università e non dovrò più studiar… CONCORSO 

Che cosa è stato? CONCORSO 

Concorso? Quale concorso?

È un incubo. E io che pensavo di aver finito di studiare.

Eh sì, il diploma o la laurea sono solo l’inizio, il sistema dei concorsi è ovunque nel mondo del lavoro, ogni concorso ha le sue regole, consuetudini, la sua sottocultura, le sue difficoltà ma sono tutti accomunati da alcune verità immutabili: c’è da imparare, c’è da prepararsi, c’è da superare delle prove.

E tu, che hai provato sulla tua pelle cosa significhi preparare un maledetto concorso, o forse ti stai affacciando adesso all’idea, hai aperto questo articolo confidando che io ti avrei svelato il segreto per dominare qualunque tipo di concorso…

Molto bene, sei nel posto giusto, perché in questo articolo, fra poche righe, ti svelerò il segreto per superare qualunque concorso.

E… naturalmente, il segreto è che non esiste alcun segreto ma ASPETTA, aspetta aspetta aspetta prima di chiudere l’articolo e prendere un pullman per Lourdes, non hai bisogno di un miracolo per passare un concorso, solo di avere le idee chiare. Rimani fino alla fine, che ne vale la pena, promesso.

Ecco il link al nostro corso sul metodo di studio da adottare per superare qualsiasi concorso.

ERRORI PIÙ COMUNI

Partiamo quindi con il chiarire tre errori fondamentali che si commettono fin troppo spesso quando si parla di preparazione concorsi.

  1. Il primo è quello di credere che, in qualche modo, lo studio del tuo concorso sia “speciale”, diverso da qualunque altro tipo di studio, che sia quello scolastico o universitario. Non lo è.

Te lo ripeto, giusto per essere sicuri che ci siamo capiti: non lo è. Lo studio è studio.

Dopodiché è ovvio che materie differenti, contesti di valutazione differenti e livelli differenti cambieranno anche il modo in cui dovrai approcciarti, e ci saranno da sfruttare materiali specifici, banche dati e tutto il resto, ne parliamo fra qualche minuto, ma l’architettura, i principi di ciò che funziona e ciò che non funziona in termini di apprendimento è sempre la stessa.

Di conseguenza, il metodo di studio da adottare sarà sempre basato su tali principi, non si scappa.

  1. E questo ci porta al secondo errore tipico: l’atteggiamento volto al trucchetto, alla scorciatoia, al fregarsene di imparare davvero perché “ciò che conta è passare, del resto me ne frego.”

Ora, lasciamo perdere l’aspetto più etico se vuoi o culturale, che io come insegnante quando sento queste cose arrivo a tanto così dall’imbracciare un’ascia bipenne, pitturarmi la faccia di blu e correre per le strade facendo una mattanza, il problema di questo atteggiamento è che non funziona, non porta a risultati positivi concreti. In sostanza, il concorso non lo superi se tenti di “fregare il sistema”, lo superi se sei preparato e se padroneggi la struttura del concorso stesso.

  1. E il terzo errore è affidarsi troppo alla memoria e alle tecniche di memoria. Io adoro le tecniche di memoria, voglio dire: ho preparato un corso specifico su questo con Andrea Muzii, il campione del mondo di memoria e Vanni De Luca, il più grande mnemonista in circolazione, per cui direi che non mi si può accusare di snobbare le mnemotecniche.

E per di più te lo dico fin da subito: ti sarà utile memorizzare per preparare il concorso, nessun dubbio.

Quello contro cui mi scaglio è quell’atteggiamento tossico dell’“imparo a memoria tutta la banca dati”, della memorizzazione stupida a pappagallo, del sostituire la parte di acquisizione, comprensione, ragionamento, rielaborazione dello studio con altra memorizzazione vuota.

E tu potresti pensare, ancora una volta: “ma a me chemmenefregammè”, mi basta passare il concorso. Eh già, quello che però non ti dicono è che memorizzare una banca dati da 7mila domande o l’intero programma di un concorso è uno sforzo immane, un investimento di tempo e fatica che non puoi davvero immaginare, e questo a patto che tu sia già un esperto di tecniche di memoria, altrimenti è un suicidio. Con molto meno impegno e tempo ti conviene, banalmente, studiare.

Secondo problema è che spesso i concorsi, persino quelli basati su banche dati e crocette, hanno una seconda fase, quella orale, e se tutto il tuo tempo lo hai sprecato per imparare a memoria se alla domanda numero 786 la risposta era la B indovina come andrà a finire all’orale?

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Esatto, male. Molto male.

METODO DI STUDIO

Ok, abbiamo capito quindi quali sono gli errori, cosa NON devi fare, veniamo a cosa ti consiglio. Per quanto riguarda il metodo di studio, per i concorsi come per qualsiasi altra occasione, la struttura che propongo è quella basata su 6 step: PIANIFICAZIONEACQUISIZIONECOMPRENSIONERIELABORAZIONEAPPLICAZIONE, RICORDO, il P.A.C.R.A.R.

In pratica quello che devi fare è partire organizzando il lavoro, creando una pianificazione e una gestione del tempo ottimale, per poi partire con la lettura efficace (se non conosci la lettura efficace trovi a questo link il mio manuale gratuito Leggere per Sapere), proseguire con degli schemi e poi il testing. La fase finale sarà il ripasso tramite ripetizioni programmate e la memorizzazione con tecniche di memoria.

Non mi dilungo su come funziona tutto il metodo di studio perché ci sono un migliaio di miei video online e decine e decine di articoli sul blog dove affronto tutti questi step e ho anche costruito un videocorso, Sistema ADC, fatto apposta per insegnarti questo approccio alla perfezione, ma bisogna fare un appunto sulla fase di testing, perché è qui che lo studio per un concorso richiede un minimo di attenzione in più.

Fondamentale esercitarsi con materiali reperiti non solo da libri per i test, ma anche dalle precedenti edizioni del concorso: tracce d’esame, banche dati appunto, su cui torno tra un secondo, domande tipiche ecc.

Userai tutti questi materiali per mettere alla prova il tuo studio teorico, e costruirai delle vere e proprie simulazioni del concorso, con tanto di limitazioni di tempo e di accesso alle informazioni.

La simulazione e il testing sono elementi sempre importanti per lo studio ma assumono nella preparazione d’esame un’importanza ancora maggiore: saranno la tua guida lungo tutto il percorso di studio: imparo un argomento, lo metto subito alla prova con la stessa modalità con cui verrò preparato.

STRATEGIA

È un’ottima idea unire al metodo di studio, che ti garantirà di sapere, di essere preparato, anche una riflessione più specifica sulla valutazione: analizzarla come se fosse un gioco e trovare le strategie più efficaci per massimizzare il risultato.

Ecco quindi che deciderai quale parte dell’esame affrontare per prima in base alla difficoltà o al punteggio che assegna, in quali fasi sei più forte e quali ti mettono più in difficoltà, come funziona l’assegnazione di punti o come ragionano gli esaminatori, quale tipo di compito ha più probabilità di essere promosso e via così.

E qui sì che ogni concorso si distingue dagli altri, queste strategie sono del tutto dipendenti dal contenuto del concorso stesso e dal suo svolgimento, non si può generalizzare.

BANCHE DATI

Due parole sulle banche dati: come dicevamo prima saranno un supporto fondamentale per la parte di testing, devono accompagnare lo studio di ogni argomento ma, mi raccomando, non sono una fonte di studio. La banca dati è l’esercizio, non il manuale da cui studiare.

Per quanto riguarda la memorizzazione, come ho già detto è follia tentare di memorizzare l’intera banca dati, tuttavia può capitare che ci sia qualche domanda particolarmente bastarda, particolarmente tecnica, che proprio non riesci a ricordare. Ecco, quella la puoi memorizzare, utilizza un semplice link method in cui individui un paio di parole chiave nella domanda stessa a cui associare un paio di parole chiave della risposta corretta.

Stiamo comunque parlando, chessò, di massimo una domanda ogni 50, anche meno di così. Deve proprio essere l’ultima risorsa quando nient’altro ha funzionato.

FONTI

Altro problema tipico nella preparazione dei concorsi è la selezione delle fonti da cui studiare: tra manuali, compendi, dispense, eserciziari, non si sa mai da dove partire.

Se possibile, ti consiglio di attenerti a questa semplice regola: una sola fonte principale per lo studio della teoria per ogni materia, mentre invece per esercizi vari puoi avere anche multiple fonti. Come individuare la fonte giusta su cui concentrarsi? Scegli la più nuova, la più completa, la meglio organizzata e la più diffusa.

Evita di comprare 15 manuali tutti sugli stessi argomenti perché rischi di fare solo inutile confusione. Evita anche, se possibile, di utilizzare manuali già studiati da altre persone, già sottolineati ecc. Meglio procedere a una sottolineatura ex novo col metodo di lettura efficace di cui ti ho parlato prima.

Se si tratta invece di materie che hai già affrontato, magari nel percorso universitario, una buona idea potrebbe essere quella di ripartire direttamente dai tuoi appunti e schemi e tornare sui libri solo in caso di necessità o se ti sfugge qualche passaggio.

Fai mooooolta attenzione e blog, gruppi Facebook e forum, sono spesso molto confusi e pieni zeppi di gente che riversa le proprie ansiefrustrazioni e preoccupazioni personali. Inoltre, nella mia esperienza, c’è parecchia invidia reciproca e persino in qualche caso subdoli tentativi di spaventare e depistare gli altri.

Il risultato è che spesso frequentare queste community si trasformano in una fonte di problemi, più che di soluzioni.

Accumula più informazioni e fonti possibili invece sulle edizioni precedenti del concorso, le tracce d’esame e tutto il resto.

TEMPO

Infine, il tempo: spesso è difficile stabilire una pianificazione efficace quando non sono ancora uscite le date per il concorso, ma è fondamentale farlo comunque: crea una pianificazione a lungo termine, che ti permetta di portare avanti lo studio con continuità e con un ritmo sostenibile, stabilisci tu una data (in assenza di informazioni ufficiali) e parti con una sana dose di pessimismo organizzativo: se pensi che il concorso si svolgerà tra marzo e aprile, ad esempio, mettiti come data il primo di marzo. Se poi avrai tempo in più, tanto meglio.

Porta avanti i ripassi in modo costante, non solo alla fine, così da non dover ristudiare parti già affrontate, questo e procedi con l’ormai celebre “approccio del carro armato”: una materia alla volta, un argomento per volta, partendo magari da quelle più difficili e lunghe, procedendo solo quando sei sicurissimo di aver fatto tue le informazioni. Non correre avanti solo per la fretta di arrivare all’ultima pagina.

CONCLUSIONE

Bene così, questi sono i consigli di base, i veri segreti per preparare e superare i tuoi concorsi, ovviamente se vuoi fare un salto di qualità definitivo per il tuo metodo di studio ti lascio qui il link per entrare nel mio corso e community Sistema ADC, che continua a macinare risultati… manchi solo tu.

Fammi sapere qui sotto cosa ne pensi e quali sono state le tue esperienze con concorsi di vario tipo, che difficoltà hai dovuto affrontare e come le hai superate.

Alessandro de Concini
Alessandro de Concini

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