Tutti, qualche volta, hanno bisogno di consigli.
Nessuno fa eccezione, nemmeno gli studenti. Anzi, direi, soprattutto gli studenti, e io dovrei saperlo bene visto che sul dare consigli utili agli studenti ci ho costruito una carriera!
Chiediamo consiglio agli amici, chiediamo consiglio alla famiglia, chiediamo consiglio ai professori (qualche volta), chiediamo consiglio alla televisione, alla radio, a Youtube… e anche, perché no, ai libri.
I libri, qualche volta, rispondono.
Rompendo un po’ la tradizione, oggi ho deciso di consigliarvi due libri insieme, dello stesso autore, sullo stesso tema: quello della gestione efficace dello studio universitario.
“How to become a straight A student” e “How to win at college”, di Cal Newport, sono i miei libriconsigli!
CHI È CAL NEWPORT
Cal Newport, classe 1982, è un professore di computer science all’università di Georgetown, Phd al mitologico MIT, ma è anche un acclamato autore di libri di sviluppo personale, fra i quali spicca “Deep Work”, libro che inneggia al ritorno alla focalizzazione, al minimalismo e al “monotasking” che ha fatto davvero scalpore qualche anno fa, quando è uscito. E anche quello, visto che ci siamo, ve lo consiglio.

Non molti sanno però, in Italia quanto meno, che il lavoro di autore di Cal inizia nel 2007 con il blog “study hacks”, incentrato proprio sullo studio e l’apprendimento efficace.
L’idea dietro al blog è la stessa di quella dietro a questi due libri: dare una serie di consigli utili, pratici, semplici, diretti, applicabili dagli studenti per migliorare le loro prestazioni, performance e la loro vita universitaria.
Per la verità, Cal ha scritto anche un terzo libro per gli studenti, stavolta mirato alle scuole superiori, intitolato “How to be a High School Superstar”, che probabilmente vi consiglierei per arrivare a un inaspettato QUADRUPLO LIBROCONSIGLIO se non fosse che quello non l’ho letto. Ancora.
Purtroppo, che io sappia questi libri non sono ancora stati tradotti in italiano, ma l’inglese di Newport è abbastanza semplice, al massimo può usare qualche vocabolo tecnico che non conoscete ma che potete googlare con facilità.
STRUTTURA DEI LIBRI
La struttura di questi due libretti è veramente veramente semplice, Cal non si lancia in nessuna elaborata costruzione retorica. Zero proprio.
Di fatto, entrambi i libri sono degli… elenchi.
How to Win at college, è composto da 75 consigli numerati in ordine sparso, che spaziano dall’organizzazione alla concentrazione, dallo scrivere assignment al prendere appunti, al leggere, al luogo di studio.
How to become a straight A student, invece, è diviso in 3 parti. Nella prima si affrontano le basi, nella seconda ci sono consigli su come affrontare esami, test e quiz, e nella terza sulla stesura di tesi e lavori di scrittura vari.
Ora, ci sono talmente tante cose qui dentro, in parte mutuate dalla scienza dell’apprendimento, in parte dall’esperienza diretta di Newport come studente prima e insegnante poi, in parte suoi ragionamenti e opinioni personali, che mentirei se vi dicessi che concordo con ogni singola parola che ha scritto, ogni singolo consiglio e, per la verità, ad essere sincero, neanche me li ricordo tutti.
Ricordo che su un paio di constatazioni di pianificazione non ero d’accordo con lui, e avevo dei punti di vista differenti su alcuni approcci. Non che questo sia un problema, se ben argomentate le opinioni anche discordanti sono un’occasione di confronto e crescita.
E comunque, al di là di questo, ho trovato questi due libri, che sono poi di fatto l’uno la continuazione dell’altro, rinfrescanti.
Sì, perché, senza troppe pretese, senza promesse pseudoscientifiche roboanti, senza buffonate, metodi segreti, tecniche di manipolazione del professore o fesserie fuffeggianti, Cal Newport resta sul semplice, sul buonsenso.
Sfogliare queste pagine è un po’ come farsi una chiacchierata con l’amico o il cugino più grande di una decina d’anni, che l’università l’ha fatta, i suoi errori li ha fatti, le sue esperienze le ha fatte e vuole risparmiarvi di fare qualche cacchiata.
E allora vi dice quello che pensa dovreste fare, quello che dovreste evitare, vi racconta qualche trucchetto, vi spiega come guadagnare tempo libero e studiare meglio e vi dà una pacca sulla spalla rassicurante.
QUALCHE CONSIGLIO
Qualche esempio?
- Prima di iniziare a studiare, definisci l’obiettivo dell’esame e crea un piano d’azione su come raggiungerlo
- Usa quaderni di qualità e investi in strumenti fisici che non cadano a pezzi e non facciano schifo
- Rimani in contatto con i tuoi amici anche al di fuori dell’università
- Fai almeno una domanda ad ogni lezione
- Vestiti in modo decente a lezione e all’esame
- Non studiare mai più di un’ora di fila senza pause
- Organizza la tua giornata 5 minuti alla volta
E via così…
Ovviamente, i consigli non sono buttati lì a caso, sono anche spiegati, dettagliati e argomentati. Va bene la sintesi, ma non esageriamo.
I DIFETTI
I possibili difetti che vedo nell’approccio di Cal sono soltanto due:
- Non c’è sistematicità né pretesa di completezza. Non aspettatevi di trovare un metodo di studio vero e proprio qui dentro, non è l’obiettivo e non è il risultato che otterrete. Tenete a mente la metafora della chiacchierata con l’amico o il cugino saggio, perché non avrete molto più di questo.
Tutto sommato però non è un gran problema questo, anzi, ho scelto questi due libri in realtà anche proprio per mostrarvi qualcosa di diverso: non è necessario sempre e comunque leggere libri illuminanti, geniali, densi, scientifici, che ti infondono il sapere millenario del guru della montagna innevata.
A volte può far piacere ed essere utile anche leggere qualcosa di più semplice e leggero, immediato, da cui ricavare qualche spunto interessante e magari qualche indicazione pratica e niente di più.
- Il secondo difetto è più legato invece al contesto in cui sono stati scritti questi libri e in cui si trovano gli studenti che ne costituiscono il target preferenziale: si parla di college americano, il che significa che molti consigli saranno specifici per quella struttura, che è molto diversa dalla realtà universitaria
La questione degli assignment è un esempio, ma anche la predominanza dei quiz a crocette, la struttura organizzativa delle lezioni e dei campus e tutto il resto.
Leggendo i libri, quindi, dovrete avere un po’ di pazienza e riportare al vostro contesto le parole di saggezza del prof Newport.
COME SONO SCRITTI
La scrittura di Cal non ha guizzi particolari né un estro creativo e linguistico da dominatore della parola, ma fa il suo dovere.
Pienamente in linea con lo stile americano della saggistica di self-improvement, è semplice e diretta, piena di esempi concreti e sintetica, tutte qualità che, personalmente, apprezzo molto.
Questi libri si divorano in un attimo e seppur non siano né rivoluzionari, né illuminanti, né entusiasmanti, li ho trovati utili e ben pensati.
La lettura perfetta se avete appena finito un librone mattonazzo di scienze cognitive e al solo pensiero di aprirne un altro analogo vi prende l’attacco di panico, ma volete comunque migliorarvi come studenti.
La lettura perfetta anche se magari vi prendete all’ultimo momento con la scrittura di un vostro video sul metodo di studio o nella selezione di un argomento per una live e avete bisogno di un’idea prima di subito.
Non che mi sia mai successo, ovviamente… 😉
Fatemi sapere che cosa ne pensate di questi libriconsigli e del buon Cal Newport, di cui senza dubbio “Deep Work” rimane l’opera più importante.