“Signore, signori, vi siete ingozzati. Avete mangiato la ricchezza di Gotham, il suo spirito. Il vostro banchetto è quasi finito. Da ora in poi… nessuno di voi è al sicuro”
Questo è quello che Batman, il cavaliere oscuro, dice a mafiosi e politici corrotti di Gotham City in una delle tavole a fumetti più emozionanti della storia della nona arte, in Batman: anno uno, di Frank Miller.
Batman lo conosciamo tutti, è inutile che te lo presenti, insieme a Superman è il supereroe che più di tutti è entrato nell’immaginario collettivo, nella cultura pop e ha me ha sempre affascinato, fin da bambino, non solo per le sue capacità atletiche e marziali, le macchinone che guida, i gadget tecnologici e tutto il resto, ma anche e soprattutto per la sua intelligenza, la sua preparazione, la sua conoscenza.
Batman è il più grande detective del mondo, nel suo universo a fumetti, è un inventore, uno stratega, uno studioso persino.
E questo aspetto più “intellettuale”, se vogliamo, dell’uomo pipistrello, devo dire che nei tanti adattamenti arrivati al cinema si è un po’ perso. Si è preferito dare risalto ad altre caratteristiche, forse anche più spettacolari e adatte a un blockbuster all’americana.

Eppure, dall’atteggiamento di Batman, dai suoi segreti, c’è parecchio da imparare, anche per chi studia, fa formazione o deve, banalmente, imparare qualcosa. Sembra strano ma è così. E allora mi sono detto: perché no, perché non analizzare le tecniche di studio anche di un personaggio di fantasia per una volta.
Ed eccoci qui, in questo articolo ti svelo i segreti di apprendimento di Batman.
LAVORARE SUL LUNGO PERIODO
La prima, primissima cosa che Batman ha capito quando era ancora un bambino e che la maggior parte degli studenti di 20 anni invece non ha nemmeno mai preso in considerazione è che non si può imparare qualcosa, non si può raggiungere l’eccellenza assoluta in campo se non si è pronti a un impegno distribuito nel tempo.
Il fattore tempo è controverso quando si parla di studio perché tutti vogliono macinare esami in fretta, sempre più in fretta per dimenticarsi poi dei libri una volta per tutte. Il problema di questo approccio è triplice:
- da un lato, semplicemente, non funziona, nel senso che non porta a buoni risultati e no, non ti fa finire l’università più in fretta;
- dall’altro perché non ti permette di sviluppare un metodo che si trasferisca all’apprendimento di altre cose in futuro;
- e infine perché, purtroppo o per fortuna, non ci si può dimenticare dei libri una volta per tutte, mai, e le cose che impariamo ci potranno tornare utili in futuro.
Chiediglielo a Batman se ha il tempo di dimenticarsi le cose che ha studiato perché massì, chissenefrega, basta passare gli esami. E no, il nostro genio dell’impegno mascherato ha bisogno di tenere a mente davvero quello che sa e di utilizzarlo nel concreto, non esistono scorciatoie o eccezioni per questo.
Ogni occasione, ogni momento è dedicato a imparare e affinare le proprie abilità con un’ottica di lungo periodo.
PIANIFICAZIONE PRONTO AD OGNI EVENIENZA
Oh bè, qui giochiamo sul sicuro, Batman è il maestro sommo della pianificazione e della previsione, è ossessionato letteralmente dall’essere sempre un passo avanti ai propri avversari.
Ora, io lo so che pianificare è la singola cosa che sta più antipatica agli studenti, specie agli universitari devo dire, che respirano quell’aria di libertà e temono di perdere la spontaneità delle loro giornate.
Questa però è una falsa percezione. Libertà e disorganizzazione non sono la stessa cosa.
Pianificare, organizzare, decidere come distribuire i tuoi sforzi e le attività che devi svolgere durante le tue giornate è un elemento fondamentale per il successo nello studio come in qualsiasi altra attività.
Batman non solo è un maestro di questo, ma porta la cosa a un livello quasi maniacale: Batman è pronto ad ogni evenienza, anche a quella più remota, e ha un piano per affrontarla. Ha un piano A, un piano B, un piano C e un piano Z, si aspetta gli imprevisti e si prepara ad affrontarli.
Tu puoi fare lo stesso, nel tuo piccolo. D’accordo, non dovrai correre dietro a Joker scappato dal manicomio Arkham, ma devi pianificare lasciando ampi margini di manovra, prevedendo il tempo necessario in eccesso e tenendo sotto controllo la tua intera settimana in modo da poterla riadattare quando, inevitabilmente, le cose cambieranno e gli imprevisti spunteranno fuori come funghi in autunno.
Che poi non ho davvero idea di se i funghi spuntino in autunno, ma era una bella metafora, ci stava.
FOCUS UNICO E MULTIPLO INSIEME
Questo è un concetto molto interessante e particolare: da un lato Batman ha un approccio multidisciplinare, dall’altro però riconduce tutte le sue conoscenze, studi, ricerche, sperimentazioni verso un unico obiettivo: la sua missione contro il crimine.
Studia la chimica, l’ingegneria, la storia, la geografia, la psicologia, la criminologia, l’economia e riversa tutto quello che sa nel suo obiettivo.
È un approccio a imbuto, se vogliamo, multidisciplinare a una estremità, estremamente focalizzato all’altra.
Il vantaggio di questa struttura è che favorisce il cosiddetto problem solving creativo, cioè il trovare soluzioni innovative a un problema.
Una versione fattibile e concretizzabile di questo spunto nella vita di uno studente può essere quella di, nel tempo libero, esplorare la materia o l’argomento che sta studiando anche da altri punti di vista, andando a recuperare le ultime scoperte in merito, approfondimenti, teorie alternative e collegamenti con altre discipline.
Costruisci un arsenale di conoscenze e competenze quanto più vario possibile ma al tempo stesso interconnesso e di supporto a ciò che vuoi o che devi imparare.
RECITAZIONE
Qui ti sto lasciando perplesso, ne sono sicuro. Recitazione? Che c’entra la recitazione con l’apprendimento, lo studio e tutto il resto?
C’entra, c’entra, e il crociato incappucciato ci fornisce proprio lo spunto per parlarne.
A un certo punto del suo percorso Bruce Wayne si rende conto di una cosa: capisce che indossare una maschera, concretamente o metaforicamente, ha un doppio risultato: da un lato ha un effetto sugli altri, ti permette di proiettare ciò che desideri e l’immagine che cerchi nella mente delle persone, nel caso di Batman la paura nella mente dei criminali, dall’altro permette a noi stessi di superare le nostre difficoltà e tirare fuori da noi stessi quello che desideriamo.

L’apprendimento è in qualche modo anche sicurezza e performance, lo sanno bene gli studenti universitari e di scuola di fronte a un insegnante che li interroga o a un compito scritto, la conoscenza è il punto fondamentale, questo è ovvio, ma serve anche l’esposizione e la giusta predisposizione d’animo.
Indossare la maschera di uno studente sicuro di sé, non sbruffone ma competente e tranquillo, organizzato, padrone del suo metodo e che tiene a bada l’ansia nel momento della valutazione, può fornire un aiuto in più che è prezioso, specie per chi soffre proprio di difficoltà e preoccupazioni del genere.
Attenzione: non sto dicendo che devi interpretare una parte come fa Batman quando si finge un miliardario stupido e impacciato, quello che dico è che sia quando studi sia quando ti presenti all’esame dovresti indossare la maschera del tuo miglior te stesso e sentirti un professionista all’opera, non una foglia trasportata dal vento in balia degli eventi.
TESTING SUL CAMPO
La teoria non basta, ci vuole la pratica, e l’apprendimento non è mai duraturo e significativo se non viene messo alla prova, sperimentato e raffinato in azione. Nello studio è il principio del testing e della simulazione, nella lotta al crimine sono le infinite prove che Batman organizza per ciascuna sua attività e il continuo raffinare la sua abilità investigativa, deduttiva, tattica e strategica imparando dai propri errori e lavorando sul compensare le proprie lacune.
E il nostro cavaliere oscuro non ha paura di sperimentare le ultime tecnologie e di considerare nuove possibilità e metterle direttamente alla prova in azione.
Lo stesso puoi fare tu, una volta che hai compreso i principi fondamentali dell’apprendimento e del metodo di studio (e che non ti butti su fesserie pseudoscientifiche a caso) non c’è nulla di male nel variare, provare nuove strade, personalizzare, sperimentare nuove tecniche, anzi, può rendere il percorso di studio più efficace e meno pesante.
OSSERVAZIONE
Come dicevo a inizio articolo, anche se questo aspetto non è particolarmente sviluppato nell’universo cinematografico, Batman è prima di tutto un detective, il miglior detective del mondo. È un segugio, un deduttore, un fine conoscitore della criminologia e della psicologia e, forse ancora di più, un acuto osservatore.
L’attenzione per i dettagli e la meticolosità nella raccolta e nell’analisi delle prove sono alla base della lotta per Gotham City ben di più di quanto non lo siano pugni e bat-veicoli vari.
Quando si studia non è necessario diventare maniaci di ogni singolo particolare, ma è importante però non essere superficiali, non rimandare ciò che non abbiamo capito, scendere a fondo negli argomenti e ragionare, cercando di dedurre e anticipare ciò che stiamo leggendo o studiando.
Così come Batman sfida il criminale per individuarlo e catturarlo, tu devi sfidare il tuo testo, la materia, l’esercizio, trasformando il tutto in una lotta attiva in cui sia tu il protagonista. Non è un caso che ogni volta che parlo di lettura efficace, come nel mio manuale gratuito Leggere per Sapere, che puoi scaricare a questo link, io insista sulla metafora della caccia o dell’investigazione.
Studiare non significa accettare passivamente le nozioni che ci vengono presentate, significa invece lavorarci sopra, osservarle, soppesarle, valutarle, scremarle, smontarle e rimontarle aggiungendoci il nostro punto di vista, le nostre considerazioni e ragionamenti, criticando persino.
AIUTO E DELEGA E TEAMWORK
E infine, il settimo segreto di apprendimento di Batman è… non fare tutto da solo. E potrebbe sembrare paradossale, perché il paranoico e, diciamocelo, mezzo matto Bruce Wayne, solitario miliardario che si veste da pipistrello e fa a botte sui tetti di una metropli ogni notte potrebbe sembrare, a ragione anche, come il più solitario fra i lupi solitari.
E in parte lo è, il suo rapporto con la socialità e la famiglia è certamente molto molto complicato, ma se ci pensi bene alla fine dei conti anche un uomo difficile come lui si rende conto che non può fare tutto da solo. E allora ecco che abbiamo Alfred, il fido maggiordomo, Dick Grayson, il primo Robin, Jason Todd, il secondo Robin, Tim Drake, il terzo Robin, e poi Batwoman, il Commissario Gordon, Lucius Fox, Oracolo, persino il grande boyscout in blu, Superman.
Batman sa di aver bisogno di una squadra, di un team di persone affidabili e competenti tanto quanto lui che lo supportino e lo aiutino a raggiungere i suoi obiettivi.
Con lo studio scolastico o universitario non c’è alcuna differenza, ho scritto un articolo proprio sullo sfruttare il gruppo al meglio, vai a recuperarlo.
Questi erano i 7 segreti di apprendimento di Batman e che tu sia a Gotham City a combattere la mafia con un costume in kevlar o a un esame di diritto privato o di biologia, credo che tu abbia trovato alcuni spunti utili che ti potranno dare una mano. Se ti è piaciuto questo articolo, leggi anche quelli che ho scritto su Bill Gates, Elon Musk e Bruce Lee, ti sorprenderanno.