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L’importanza della postura nello studio

Ti vedo, lo so che mentre studi anche tu mantieni, quasi sempre, una postura scorretta, come la maggior parte degli studenti… succede così: si parte di buona volontà, con la schiena dritta, ma poi rapidamente si comincia a collassare, a sciogliersi sulla sedia come gelati lasciati al sole in pieno agosto.

Forse non lo sai, o magari semplicemente non ci hai mai pensato, ma anche la postura che si tiene alla scrivania può determinare se lo studio sarà fruttuoso o meno. A dire il vero non è una questione solo di quanto si rimane seduti con la schiena dritta: a rendere lo studio più o meno produttivo ci pensano anche altri fattori, tra i quali il silenzio o una scrivania ordinata. Di questo ho parlato diverse volte, ma permettimi comunque una piccola digressione.

Non pretendo questo livello d’ordine…
…ma evitiamo il degrado assoluto, se dobbiamo studiare!

Normalmente, si sa, io predico bene e razzolo male quando si tratta di ordine, ma nello studio sono un vero campione. Non credo ci sia nessuno più ordinato di me in questo campo, te lo assicuro.

REGOLE STANDARD PER CONCENTRARSI MEGLIO

È sempre molto utile tenere conto delle regole standard che possono favorire la concentrazione e la produttività mentre studiamo. Cerchiamo quindi di capire come concentrarsi per studiare: prima di tutto è bene evitare interferenze con l’esterno, quindi solo carta e penna sul tavolo, al massimo un computer che deve servire solo per motivi di ricerca e cellulare spento. Eliminare qualsiasi possibile stimolo esterno è fondamentale per riuscire a mantenere salda la concentrazione durante lo studio. Le notifiche dei social sono certo che le puoi recuperare più tardi, non scappano.

Anche l’ambiente in cui studiamo ha la sua fetta d’importanza. Nessuno ti dice di non studiare con la schiena appoggiata a un albero o sul lettino della spiaggia, ma può essere davvero controproducente. Se ti trovi all’aria aperta, sul divano o addirittura sul letto, il rischio di collassare in qualche posizione non ottimale è davvero dietro l’angolo, e da quel momento in poi ci vuole molto, molto poco per distrarsi.

Nello specifico, ti voglio elencare quelli che io chiamo “i 3 collassi dello studente”, ovvero le tre posizioni sbagliate che non si dovrebbero mai assumere mentre si sta sui libri:

  • Il primo collasso è quello posteriore, in cui si sprofonda all’indietro nella sedia, allungando le gambe in avanti, stravaccati al massimo;
  • Il secondo collasso è quello frontale, in cui si sprofonda davanti a sé, sulla scrivania, o ci si accartoccia in avanti, un po’ modello gamberetto, per intenderci;
  • Il terzo collasso è quello laterale, sia a destra che a sinistra, nel quale ci si appoggia a braccioli o alla scrivania puntellandosi con le braccia.

Perché collassare è sbagliato mentre si studia (ma anche mentre si lavora)? E quindi, per quali motivi avere una postura corretta aiuta il nostro studio e ci permette di essere più focalizzati?

I motivi sono 4, principalmente.

MOTIVO 1: MAGGIORE CONCENTRAZIONE

Concentrazione e precisione: una postura scorretta aumenta le già numerose occasioni di distrazione, moltiplica la possibilità di commettere errori, refusi mentre si scrive, imprecisioni. Se poi, come abbiamo detto prima, decidi che vuoi provare a studiare fuori, ad aumentare la distrazione ci penseranno anche tutti i vari rumori di sottofondo che puoi trovare: bambini che urlano e giocano, macchine e motorini che passano, gente che ascolta musica a tutto volume o che parla al telefono a voce alta.

Te l’ho detto: gli stimoli esterni vanno ridotti al minimo. Non soltanto dal punto di vista tecnologico, mettendo quindi il telefono in modalità aereo e spegnendo il computer, ma anche dal punto di vista dell’ambiente circostante. Insomma, il rischio di non avere il focus giusto per affrontare l’argomento di studio è sempre dietro l’angolo… se proprio non ne puoi più di stare in casa sui libri, puoi sempre provare ad andare in biblioteca.

MOTIVO 2: PIÙ DRITTI STIAMO, MENO SONNO ABBIAMO

Sonnolenza: il collasso posturale è il miglior alleato dell’abbiocco. Più la nostra postura sarà simile a quella di un insaccato, più il nostro cervello perderà quel briciolo di concentrazione che ci resta per poter ottenere una bella performance durante la sessione di studio. Il cervello rallenta e cominciamo sempre di più a scivolare verso le terre del sogno, direttamente tra le braccia di Morfeo.

Sappiamo tutti che la sonnolenza è un nemico pericoloso quando studiamo, ora sappiamo anche che una postura corretta è una potente arma per contrastarla. Più dritti stiamo, più riusciamo a stare attenti, più il nostro studio sarà produttivo. Alla fine vinciamo tutti.

Poi c’è tutto un discorso relativo al fatto che il sonno e le giuste ore di riposo durante la notte sono tra i migliori alleati per gli studenti, ma di questo ne parliamo in un altro articolo.

MOTIVO 3: SI MANTIENE LA GIUSTA DISTANZA OCCHIO/LIBRO

Stare troppo vicini o lontani dal libro interferisce con la lettura, modificando la naturale posizione e alterando la gestione del campo visivo. Forse non lo sai, ma esiste una specifica distanza che deve intercorrere tra il nostro sguardo e il manuale, che è di circa 30/40 centimetri. Una cosa di cui dobbiamo assolutamente tenere conto se, come dicevamo, proviamo a studiare in posti che non siano camera nostra e la nostra scrivania. Questa distanza è un’altra di quelle regole che si aggiunge a tutti i motivi per cui la postura nello studio deve essere davvero, davvero corretta.

Se ce ne stiamo stravaccati leggendo, il tutto sfocerà, neanche a dirlo, in un forte rallentamento e una minore capacità di comprensione. Cominceranno a chiudercisi gli occhi, a non capire più a che riga eravamo arrivati, a quale pagina… E improvvisamente ci sentiranno russare fino al piano di sotto. Cosa non molto utile, soprattutto se ci troviamo in quella situazione in cui non dovremmo perdere tempo perché l’esame che dovremo affrontare è proprio dietro l’angolo.

MOTIVO 4: DOLORI ARTICOLARI VARI ED EVENTUALI

Ultimo, ma non ultimo, il maledetto mal di schiena. Magari hai 15 o 20 anni, sei ancora giovane e non l’hai mai provato, ma ti assicuro che proseguendo con ore e ore di studio “collassato” presto il mal di schiena si farà sentire e presenterà un conto salato. Insomma, la cosa migliore è stare seduti dritti adesso, così da evitare dolori, visite dal medico e sofferenze aggiuntive anni dopo. Il mio è solo un suggerimento, in questo caso, ma poi non scrivermi fra cinque anni dicendomi che avresti dovuto ascoltarmi 😉

Per questi 4 motivi devi assolutamente imparare a riconoscere i collassi posturali ed evitarli quando studi, avendo cura di mantenere una posizione dritta (ma non impettita), su una sedia appoggiandoti allo schienale, comodi ma non troppo. Il trucco è sempre quello di usare la giusta via di mezzo, che ti farà capire quando stai lavorando nel modo più corretto senza farti sentire troppo la fatica.

Impara a gestire la postura mentre studi e vedrai alzarsi la velocità di lettura e ridursi la distrazione… automaticamente!

Se poi vuoi diventare un vero professionista dello studio dai un’occhiata a Sistema ADC, il primo corso sul metodo di studio adatto a qualsiasi percorso di studi, in grado di garantirti risultati concreti.

Alessandro de Concini
Alessandro de Concini

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