È… passato un po’ di tempo (sei mesi) dalla mia recensione tech dedicata a Remarkable 2, il re dei “paper tablet” che ha rivoluzionato quel settore di mercato.
Una recensione piuttosto apprezzata tra l’altro, visto che con le sue rispettabilissime 140 mila views rimane uno dei video più visti sul mio canale YouTube, e mi garantisce almeno un paio di mail alla settimana di persone che mi chiedono di spiegare loro funzionalità oscure di cui non conosco nemmeno l’esistenza.
Per favore, io non lo so se hackerando il software del Remarkable ci potete comandare la lavatrice o se supporta la conversione automatica a geroglifici egizi o se ha sufficiente RAM da pilotare un go-kart da corsa, davvero, non chiedetemi queste cose, non sono un tecnico!
Comunque, in quella recensione non mi limitavo a parlare del dispositivo in sé, di ciò che apprezzavo e ciò che non apprezzavo in merito, ma analizzavo nel dettaglio la sua utilità per una categoria specifica di persone, gli studenti, che ovviamente costituiscono la grande maggioranza dei miei follower. Attraversavo ogni fase del metodo di studio confrontandola con le funzionalità del Remarkable 2 per capire se fosse davvero lo strumento definitivo per lo studio. E la conclusione a cui giungevo era che… no, non proprio, e ho finito per consigliare a chi studia di prendersi un portatile o un tablet.
Mi è rimasto però il tarlo. Ed era parecchio tempo che non usavo davvero un tablet e non lo mettevo alla prova con le necessità degli studenti.
E allora, visto che comunque mi tornava comodo anche per altri motivi, e che quando si tratta di tecnologia ho le mani più bucate di un groviera scaduto, mi sono comprato un iPad Pro da 12,9 pollici con tanto di Apple Pencil di seconda generazione e Magic Keyboard.

Avrò finalmente trovato lo strumento perfetto per lo studio in ogni suo aspetto? Scopriamolo!
La recensione sul Remarkable 2 iniziava spiegando esattamente cosa fosse e che funzioni avesse… ecco, direi che questa parte per l’iPad possiamo del tutto saltarla, giusto?
Si tratta di fatto di uno dei prodotti più famosi e apprezzati dell’azienda più quotata al mondo, è il tablet che di fatto ha creato il mercato dei tablet, e rimane il punto di riferimento assoluto quando si parla di questa classe di prodotti.
Quindi niente ulteriori presentazioni e introduzioni, passiamo direttamente a parlare di costi e modelli.
COSTI E MODELLI
Per prima cosa chiariamo cosa ho comprato io e di quale modello sto parlando: io ho preso un iPad Pro della generazione che era disponibile fino a qualche settimana fa, da 12,9 pollici (il più grande disponibile, conoscendomi se ne avessero in catalogo uno grande come un televisore avrei preso quello).
E quindi no, non ho l’ultimissimo modello col chip M1, ma onestamente per quello che interessa a noi che parliamo di studio e produttività quotidiana la differenza tra i modelli nuovi e quelli vecchi è minima. Capiremo fra poco il perché.
Detto questo, ho speso poco più di 1200 euro per questo coso, più Apple Pencil di seconda generazione da 135 euro più Magic Keyboard che ne costa 340 per un totale di…
Troppo, costa troppo, ho speso troppo, non ha il minimo senso.
Chiariamoci subito: iPad Pro in generale per le esigenze di uno studente normale costa troppo in tutte le sue versioni, è troppo potente per quello che dovete farci (e questo è il motivo per cui la versione nuova, ancora più potente, continua a non fare alcuna differenza) e con grande probabilità non sfrutterete nemmeno la metà delle sue potenzialità.
Siete dei graphic designer? Dei fumettisti professionisti? Dei fotografi che editano su tablet? No? E allora non vi serve.
A mio avviso, l’iPad su cui uno studente dovrebbe chiaramente orientarsi è l’iPad Air da 10, 9 pollici, che invece è perfetto in tutto e per tutto e nella versione da 64 gb, che probabilmente sono più che sufficienti se usate servizi in Cloud, parte da meno di 700 euro.
Per quanto riguarda invece iPad mini e iPad di vecchia generazione con i bordi spessi come la cornice di un quadro del ‘700, con hardware arretrato e schermi pietosi, se li prendete usati per risparmiare ok, non discuto, ma a mio modestissimo parere è uno scandalo che siano ancora in catalogo sul sito Apple acquistabili nuovi. A quel punto meglio un tablet di fascia più bassa di un’altra marca ma nuovo. Poi su questo ditemi la vostra opinione.
Comunque, dicevamo: iPad Air è il modello da scegliere per gli studenti, senza se e senza ma.
E allora perché io ho preso questo? Perché sono un malato di consumismo tech e non ho il senso della misura? Principalmente sì, proprio per questo, ma in seconda battuta per l’unica altra ragione considerabile, cioè le dimensioni dello schermo.
HARDWARE
E allora parliamone di questo schermo, perché veramente è fenomenale.
Ora, tutti gli schermi iPad sono meravigliosi, iPad Air l’ho provato in negozio ed è una bomba, ma questo iPad Pro grande praticamente 13 pollici, come un portatile, è da lasciare senza fiato.
Se cercate le specifiche tecniche e i dettagli ci sono mille recensioni di persone ben più esperte di me, io vi parlo da utente, non da esperto, e appena l’ho acceso e provato me ne sono innamorato. High refresh rate, ovviamente, nitidissimo da ogni angolazione, luminoso, colori fantastici… wow.
È grande poco meno di un foglio A4 per farvi capire, e per quanto mi riguarda se ce ne fosse uno ancora più grande, da 15 pollici ad esempio, sarei persino più contento.
Come dite? Pensavate che 13 pollici fossero abbastanza per soddisfare la mia sete di schermo? Ah! Illusi.
Detto questo, sono contentissimo, la sera però lo uso molto meno di quello che vorrei per guardare film e serie tv, giocare e leggere fumetti perché Alessia, la mia compagna, ci si avvinghia sopra come un rapace in picchiata e lo monopolizza per guardare fiction spagnole di dubbio gusto. Ma i pochi minuti che mi sono concessi sono bellissimi.
La batteria è molto buona, anche se devo ammettere che per qualche motivo mi aspettavo persino di più, il feeling e i materiali sono a livello qualità massimo Apple, non penso di dovervi dire altro, ha una porta USB C per ricarica e connessione che mi rende felice e pesa parecchio ma non troppo. Poi è sottile e il design mi piace moltissimo, anche se sogno un iPad con dei bordi intorno allo schermo ancora più piccoli.
Molto buoni gli speaker, si sente alla grande, la fotocamera frontale va benissimo per le videochiamate e le fotocamere posteriori non le ho neanche mai accese, ma onestamente io ancora mi domando chi diavolo faccia delle foto con un iPad. Detto questo, dovrebbero andare più che bene per fotografare e scannerizzare testi e documenti, che è poi l’unica cosa per la quale potrebbero essere utili nello studio.
Processore, RAM, memoria e tutto il resto… è tutto talmente troppo rispetto all’utilizzo che voi ed io ne dobbiamo fare che non vale neanche la pena di stare lì a discutere. Funziona in modo impeccabile e basta. Hardware fenomenale quindi, ma non avevo dubbi del resto.
SOFTWARE
E quindi passiamo al software. Se avete seguito l’unica altra recensione tecnologica che io abbia mai fatto, sul mio amato Samsung Galaxy Fold 2 5G, il telefono che si piega, saprete che dopo anni e anni di utilizzo di iPhone ci ho messo un po’ ad abituarmi al mondo Android ma alla fine mi trovo bene anche lì.
iOS però, in questo caso nella sua versione tablet, è come ritornare a casa. È semplice, pulito, minimale. Rilassante. Nulla di eclatante onestamente, la personalizzazione è sempre minima rispetto al lato Google della Forza e le funzioni per il multitasking, importanti per chi studia o lavoro, sono basilari ma funzionano bene. Personalmente detesto le app in sovraimpressione o in versione Picture in Picture e uso sempre e solo lo split view, cioè due app affiancate. Direi che fa quello che deve fare e lo fa bene.
Quanto alle app che ci potete caricare sopra, beh, l’esperienza di utilizzo software su iPad è di un altro livello rispetto a qualsiasi altro tablet. Punto. Sui cellulari a mio avviso si può discutere, io amo il mio Samsung alla follia e non credo abbia nulla da invidiare agli iPhone, ma qui nel mondo tablet stiamo parlando di un no contest totale. iPad domina, tiranneggia!
Le app si aprono in un’istante e funzionano alla grande, e l’App Store brulica di software da provare che si adattano ad ogni esigenza degli studenti.
Ho scelto 3 app di cui parlarvi e da farvi vedere.
Prima tra tutte Xmind, il mio programma preferito per creare schemi di ogni genere, lineari, mappe mentali, mappe concettuali… tutto. Ecco, su iPad si usa benissimo.
Seconda app di cui vi voglio parlare, ma non seconda per importanza, NordVPN. Io sono un cliente di NordVPN da un bel po’, lo uso su tutti i miei dispositivi e mi sono sempre trovato benissimo. A suo tempo mi sono iscritto proprio tramite il link affiliato di uno youtuber, nello specifico del mitico Shy di Breaking Italy. Beh, adesso ho anch’io un mio link affiliato che trovate qui sotto e con cui potete iscrivervi a NordVPN con uno sconto ad hoc!
Comunque, per chi negli ultimi anni avesse vissuto nei boschi lontano dalla civiltà e ancora non lo sapesse, la sigla VPN sta per virtual private network, e NordVPN è un servizio semplicissimo da usare che protegge la vostra connessione ad Internet e la privacy online da qualunque dispositivo, smartphone, tablet e computer compresi, e da qualunque posto, compresa l’aula studio o i gradini delle scale dell’università, reindirizzando la vostra connessione tramite server remoti in tutto il mondo, proteggendo così i vostri dati, nascondendo il vostro indirizzo IP e potenzialmente facendo credere ad altri servizi che vi troviate in un altro paese o continente.
Non mi viene in mente nessun servizio con come logo una gigantesca N rossa perfetto per lo schermo di un iPad per il quale potrebbe venirvi comodo tutto questo…
Quindi, se vi sta a cuore la vostra privacy online, iscrivetevi a NordVPN con il mio link affiliato che trovate sotto, approfittate dello sconto e navigate sicuri, anonimi, nordici.
Ah, quasi dimenticavo: la loro app per iPad è eccellente.
Terza app che vi voglio mostrare è Goodnotes, a mani basse il mio software preferito per riprodurre la schematizzazione a mano in formato digitale e per prendere appunti. Guardate che meraviglia…

Unica cosa, per sfruttare al meglio Goodnotes vi conviene prendere anche la Apple pencil. A proposito di questo, passiamo agli accessori.
ACCESSORI
Facciamo in fretta su questo: la Apple Pencil di seconda generazione spacca. Mi dispiace ma il confronto con il Remarkable 2 sulla scrittura è impietoso. È vero, scrivere sul Remarkable è decisamente più simile a scrivere sulla vera carta ma… sapete che c’è? Provandoli uno a fianco scelgo la scrittura sul vetro tutta la vita: fluidità, tempo di reazione, precisione, siamo su un altro livello.
L’unico vero neo è che io scrivo malissimo, sono mancino, appoggio il palmo della mano e dopo dieci minuti di utilizzo lo schermo è interamente coperto di impronte digitali assortite. Vivo la vita un panno in microfibra alla volta…
La Magic Keyboard invece, per il quale ero super esaltato all’inizio… meh. Intanto è pesantissima, poi la questione dell’aggancio magnetico è una figata futuristica e l’iPad sembra volare e tutto il resto, qualità dei materiali spettacolare… ma personalmente faccio sempre fatica a centrarla bene, ha un magnete potentissimo che per staccarlo a volte rischio di spaccare tutto.
E poi sì, ha un vero touchpad che evoca sullo schermo una specie di mouse che funziona sorprendentemente bene e i tasti hanno un ottimo feeling quando si digita, ma per come lo uso io, l’iPad ha senso di più usato come semplice tavoletta touch.
E poi fa a pugni con la pencil, mi trovo malissimo a scrivere con la penna con l’iPad rialzato dalla Magic Keyboard.
Questo avvicinamento al portatile nel mio uso quotidiano non mi convince a dirla tutta ma attenzione, è la mia esperienza personale e dipende da quello che ci faccio io con l’iPad, e io non vado più a lezione a prendere appunti. Per la schematizzazione e la scrittura rapida ad esempio, sicuramente l’input tramite tastiera è la scelta giusta, con Xmind che vi mostravo prima è perfetta.
Quindi, se prevedete di scrivere molto e rapidamente ok, ci sta, ha senso. Altrimenti diventa una custodia pesante e costosissima.
LA RIVOLUZIONE PER GLI STUDENTI?
Oooh e veniamo finalmente al succo del discorso: consiglierei questo iPad Pro agli studenti?
Assolutamente no, non scherziamo, ma questa volta solo per la questione prezzo. Eh sì, perché se potete permettervelo senza fare sacrifici allora sì, non aspettate nemmeno un minuto. Prendetevi pure quello nuovo M1 e fateci pure incidere il vostro nome, così potete sfoggiare la vostra irriverente ricchezza sui poveri plebei che usano un marcio tablet Samsung.
Per tutti gli altri: iPad Air come non ci fosse un domani, tutto quello che dirò fra un minuto per l’utilizzo nello studio vale allo stesso modo per iPad Air, cambia solo il fatto che è un po’ più piccolino ma per chi non ha un feticismo per gli schermi enormi come me potrebbe persino essere un vantaggio.
Analizziamolo nelle varie fasi dello studio seguendo il percorso del PACRAR, il metodo di studio che insegno nei miei video e nei miei corsi. Nella recensione del Remarkable avevo dato voti da 1 a 5 per ogni fase, quindi farò lo stesso anche qui.
- Pianificazione. iPad ha a disposizione tutti gli infiniti software di pianificazione e produttività del mondo: calendari, integrazioni, to-do-list, timer, organizer… persino il mio amato Excel su cui costruire il vostro Masterplan perfetto. 5 su 5.
- Acquisizione e comprensione. La lettura stanca leggermente di più gli occhi rispetto a un paper tablet ma potete sottolineare a colori e leggere qualunque formato, anche scaricando app proprietarie come quella di Kindle. Sugli appunti forse la sensazione di scrittura è meno simile alla carta ma grazie all’uso dei colori, della Pencil e di app come Xmind o Goodnotes l’esperienza complessiva è impareggiabile. Anche qui, 5 su 5.
- La rielaborazione era il punto debole del Remarkable 2: niente colori, schermo troppo piccolo, niente app per gli schemi. Per iPad, questo invece è il pezzo forte. La migliore esperienza di schematizzazione in assoluto, sia che vogliate realizzare uno schema digitale vero e proprio sia che preferiate fare gli schemi a mano. Schematizzare su iPad non sostituisce la carta, non riproduce la carta, la rende proprio obsoleta. 5 su 5.
- Applicazione. Ci sono fogli virtuali infiniti in cui svolgere esercizi e ci sono tutte le app per i ripassi programmati e le flashcards, come Anki. Dunque è comunque il miglior strumento digitale per applicazione che esista in commercio. Detto questo sarà che sono vecchio io, ma continuo a preferire le flashcards cartacee, e in più, so che per alcune facoltà specifiche servono dei software che girano solo su un vero computer e che su iPad quindi sarebbero inutilizzabili. Solo per questi piccoli punti deboli gli do 4 su 5.
- Ricordo. Come dicevo anche nell’altra recensione, è una fase questa che ha poco bisogno di supporti fisici, il dispositivo di per sé non fa la differenza, ma gli do 3 su 5 per l’utilizzo delle app di ripasso programmato.
Oltre a tutto questo, oltre alle fasi standard del metodo di studio, potete usufruire anche di Internet per tutto ciò che è connesso alla vostra vita universitaria o scolastica, potete farci didattica a distanza e videochiamate, potete accedere ai servizi e ai siti dell’università o della scuola, ai registri elettronici, a 18app per acquistare i miei corsi col bonus cultura e, quando non studiate, potete leggere, giocare, guardare film e serie tv passando da NordVPN con il mio link affiliato.
iPad può trasformarsi nel centro delle vostre attività sia di studio che di svago. E sì, magari questo può portare a più distrazione e vi consiglio di valutare app per limitare le notifiche o addirittura togliere la connessione Internet mentre prendete appunti o studiate, ma è un piccolo prezzo da pagare per tutte queste potenzialità.
E quindi niente, confermo la mia impressione: un tablet è molto meglio di un paper tablet per uno studente e iPad, semplicemente, è il miglior tablet in circolazione.
iPad Air è il compromesso migliore in assoluto tra qualità, versatilità e prezzo, mentre iPad Pro è per chi non vuole farsi mancare niente (nella versione da 12,9 pollici, mi raccomando, che se prendete l’iPad Pro piccolo vi meritate che Tim Cook vi entri in casa di notte per rubarvi i chip dal computer).
Non so se sia una mia forma mentis antiquata, probabilmente sì, ma io non comprerei mai un tablet se non avessi prima un pc o un Mac perché sono affezionato al file system, al desktop e a tutto il resto, ma queste sono scelte personali.
Il mio verdetto è che se potete comprarlo, con iPad Air o iPad Pro non sbagliate. Mai. Il vostro studio ne sarà entusiasta, e voi pure.
Ovviamente a questo punto fatemi sapere che cosa ne pensate, se avete provato i vari modelli di iPad e soprattutto iscrivetevi a NordVPN col mio link affiliato che trovate qui… dai non fatemi fare brutta figura, su, la mia carriera da influencer dipende da voi!