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Come scegliere università e facoltà giuste: 6 step

Non passa settimana che almeno uno studente mi scriva via mail o sui social per chiedermi consiglio su come scegliere la facoltà universitaria o se abbia senso cambiarla se non ci si trova bene…

La scelta di un percorso di studi, che durerà per anni e occuperà letteralmente la maggior parte del nostro tempo negli anni (si spera) più belli della nostra vita, non è cosa da poco.

Conviene avere un piano. Oggi, in questo articolo, costruiamo quel piano.

IL PIANO

Il nostro piano per capire a che facoltà iscriversi è in 6 step e per portarlo avanti abbiamo bisogno di connessione ad internet, cartapenna e… tabelle di valutazione.

Io adoro le tabelle di valutazione.

Ho pensato che potrebbe farti comodo trovarle già pronta, e così le ho costruita per te. Ecco la tabella per la valutazione degli esami.

scegliere università e facoltà

 STEP 1: CONOSCI LE TUE OPZIONI 

La prima cosa da fare è sempre, sempre, sempre delineare le opzioni che abbiamo di fronte. In questo caso le opzioni riguardano la scelta dell’ateneo e la scelta della facoltà.

(Sì, lo so, va bene, a volte si chiamano dipartimenti, ma io le chiamo facoltà lo stesso).

Riguardo agli atenei bé, qui se sei uno studentello credo che sarà il caso di restringere il campo con l’aiuto dei tuoi genitori. Tutto dipenderà da quanto distante vuoi e puoi andare e dalle tue disponibilità economiche (purtroppo viviamo ancora in un mondo in cui l’istruzione ha un costo, fa schifo ma non possiamo fare finta che non sia così).

Magari sei fortunato o fortunata e hai un’università ottima a due passi da dove vivi, magari ci sono diversi atenei nell’arco di 100km, magari hai quei 50mila all’anno che ti avanzano e vuoi andare all’MIT, magari vivi nelle steppe della Kamchatka e il tuo problema più che l’università è sopravvivere a -70 gradi. 

Devi essere brutale, inutile perdere tempo a fantasticare su ipotetiche strade che non seguirai mai. Rimani sul concreto. Riduci il tutto a massimo 3 atenei possibili, sennò non ne usciamo più

Per quanto riguarda la facoltà invece, qui il mio consiglio è di spulciare per bene i siti delle università che stai valutando. I corsi di laurea sono più numerosi e vari di quello che credi. Indaga tutte le varie facoltà che esistono e fai una prima scrematura di massima. Riduci il tutto a massimo 5 facoltà.

Fatto?

Bene, ora entra in gioco la tabella. Compileremo una tabella diversa per ogni combinazione di facoltà e ateneo, quindi al massimo, se hai scelto 3 atenei e 5 facoltà, e tutte e 5 sono presenti in tutti gli atenei, saranno 15 tabelle differenti.

Se non hai seguito questo calcolo siamo comunque messi bene, possiamo scartare matematica senza farci altre domande.

I prossimi step del nostro piano di battaglia assegneranno ognuno 6 punti massimo nella nostra tabella. In questo modo la facoltà perfetta prenderà… Sì, era ovvio: 30.

STEP 2: CONOSCI IL PROGRAMMA

Buttiamoci nella mischia. Troppi studenti, me compreso, scelgono o hanno scelto il percorso universitario sul sentito dire. Errore. Armati di pazienza e di collegamento a internet e via, si va sul sito delle varie università.

Vai a scaricarti i programmi completi delle varie lauree che stai considerando e vai a leggere i singoli programmi di ogni esame, leggi le descrizioni, spulcia nel materiale allegato.

Sarà un lavoro lungo e doloroso, perché spesso i siti degli atenei sono programmati da dei babbuini, ma ne vale la pena. Non significa niente “voglio iscrivermi a economia per diventare un manager”: devi conoscere quanti e quali esami di analisi, microeconomia, macroeconomia e qualsiasi altra cosa ti troverai davanti. Volendo puoi anche portare questo step al punto successivo andando in una libreria universitaria a sfogliare i libri richiesti per gli esami o, se hai tempo libero, vai a vederti qualche lezione o esame dal vivo. Sono pubblici, puoi farlo.

Dopo tutto questo che, ti ripeto, dovrai fare per ognuna delle tabelle che stai compilando, potrai assegnare il punteggio, da 0 a 6.

6 punti se il programma ti esalta, ti interessa, ti fa sognare, ti motiva, ti… va bene basta, ci siamo capiti. 0 punti se ti inorridisce e al solo pensiero contempli una carriera da barbiere per calvi.

STEP 3: CONOSCI L’AMBIENTE

Passerai molto tempo all’università, conoscerai molta gente all’università, è quindi importante capirne l’ambiente. 

Per farti un’idea precisa parti dalle foto online, poi vai a fare domande direttamente nei gruppi social degli studenti di quell’università e facoltà, parla con persone che la frequentano o l’hanno frequentata e chiedi pregi e difetti. E poi vai alle giornate di presentazione open day e anche semplicemente a farti un giro di persona.

Quando pensi di aver accumulato abbastanza informazioni sull’ambiente, assegna il punteggio, da 0 a 6 anche qui. 6 se l’ambiente è il sogno della tua vita (io per esempio avrei assegnato 6 a Hogwarts), 0 se cominci a rimpiangere di essere nato.

STEP 4: CONOSCI IL LAVORO

Smettiamola di raccontarci che contano solo le passioni, non è vero. Il lavoro, le prospettive future, contano. Contano molto.

Qua devi stringere i denti e fare quello che non è mai piacevole fare: guardare in faccia la realtà. Quanto è probabile, frequentando la facoltà che hai scelto, ritrovarti a flippare panini al Burger King? Quanto è probabile trovare un lavoro ben pagato e soddisfacente? A quali professioni esistenti o future ti indirizza un certo titolo accademico?

Statistiche, articoli online, open day, career day. Non chiedere in giro a tuo cuggggino, non limitarti ai sentiti dire. Cerca informazioni serie in materia, dati statistici, pubblicazioni su riviste importanti. Niente fuffa, qui non si scherza.

Quando il quadro è completo, puoi assegnare il punteggio, ancora una volta da 0 a 6. 6 se dopo 15 minuti ti assumeranno a tempo indeterminato a 20mila euro al mese per verificare la qualità degli show Netflix, 0 se l’unica strada plausibile sarà l’arrampicatore sugli specchi professionista.

STEP 5: CONOSCI LA DIFFICOLTA’ 

Bene, adesso è ora di occuparsi del livello di difficoltà. Difficoltà dei test di ammissione, difficoltà degli esami, difficoltà delle materie in generale.

Metti sul piatto della bilancia quanto sarà pesante e stressante studiare e quanto hai realmente voglia e intenzione di studiare. Io sono per la chiarezza e l’onestà: non tutti sono fatti per le 8 ore al giorno di fronte ai tomi di medicina. Può non piacere, ma è la verità.

C’è chi non potrebbe vivere senza sfide ardue da risolvere, c’è chi invece finisce per schiantarsi e passare gli anni dell’università nella frustrazione. Non sempre è possibile, ma se riusciamo a capirlo prima potremmo risparmiarci un sacco di tempo e di difficoltà.

Mi raccomando: non sto dicendo che devi cedere alla tua naturale pigrizia, decretare che “non c’hai sbatti” e finirla lì, no: è chiaro che tutti dovremo sforzarci, impegnarci e andare oltre i nostri normali limiti, ma voglio che rimani realista: Guardati allo specchio e valuta se il rapporto tra la difficoltà e la tua voglia è positivo o negativo.

Se è il rapporto ideale 6 punti, se non ci siamo proprio 0 punti.

STEP 6: CONOSCI TE STESSO/A

A questo punto possiamo parlare finalmente di passioniambizionisogni. Ma non è un caso che questo step sia anche l’ultimo: ciò che vuoi dal tuo percorso di studi e dalla tua vita è di capitale importanza ma prima di valutarlo devi assicurarti di aver passato tutto gli altri punti per avere un quadro chiaro della situazione.

È fin troppo facile confondere i piani: c’è differenza tra avere passione per l’idea romanzata dell’essere giudice o avvocato e la concretezza di prendere in mano un codice e studiare. 

A questo punto devi tirare fuori tutto quello che provi e capire se la scelta che stai valutando ti esalta o ti deprime, sia a breve che a lungo termine.

Metti in conto gli anni che dovrai passare su quei libri. Non ore, non giorni, non settimane, non mesi. Anni. E se qualcosa ti fa schifo protrarlo per anni può diventare un incubo. Se invece ti fa impazzire può essere l’esperienza più bella della tua vita. E ci sono mille sfumature in mezzo.

Assegna il punteggio da 0 a 6 come ormai hai imparato ma, per favore, non assegnarlo alle fantasie che hai in mente, Assegnalo in base a ciò che ti piace fare confrontato con la realtà dei punti precedenti.

A questo punto abbiamo finito la valutazione, il massimo punteggio è 30 e il minimo è… zero, ovviamente. Ma non abbiamo ancora finito, c’è un ultimissimo passaggio.

I PUNTI BONUS

Non sei da solo o da sola nel fare questa scelta, è giusto compilare questa tabella di valutazione confrontandosi con gli altri e anche se la decisione finale è tua e soltanto tua, vale la pena lasciare un minimo di potere anche a chi ti è più vicino. 

Lascia che le persone che ti conoscono meglio e che vogliono il meglio per te possano contribuire alla valutazione e magari aiutarti in caso di pareggi: 1 punto bonus che ognuno di loro può assegnare a una delle varie opzioni. Non allargare troppo il campo però, parliamo dei tuoi genitori, dei tuoi amici più cari, del tuo ragazzo o ragazza, chessò dei nonni. Stop. Solo le persone con cui hai un rapporto speciale e particolarmente profondo.

Aggiungi i punti bonus e poi confronta le tabelle… e scegli.

Poi magari fammi sapere cosa ne è venuto fuori, e se hai bisogno di una mano col metodo di studio, sai dove trovarmi.

BUONA SCELTA

Alessandro de Concini
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