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Come fare sogni lucidi: il controllo del proprio sonno

Il regno del sogno, il dominio della fantasia totale senza freni, libera di esplodere in un flusso infinito che popola le nostre notti…

E se ci fosse qualcosa di più? E se si potesse entrare in quel regno del sogno e prenderne davvero il controllo? Magari riuscire a creare mondi misteriosi da esplorare, evocare persone e situazioni, vivere esperienze, plasmare la realtà onirica a nostro piacimento…

Diventare il Re del sogno, creare un mondo che solo noi possiamo vedere e di cui possiamo decidere ogni cosa.

sogni lucidi

sogni lucidi.

È un’idea potenteintrigante, che scava nella parte più personale e intima di noi da millenni.

Dagli Yogi indiani ai primi Buddisti, da Sant’Agostino ad Aristotele, da Galeno di Pergamo ai moderni neuro scienziati, dai forum di appassionati su internet alla cultura pop: il sogno lucido è un’idea irresistibile.

E allora oggi, in questo articolo, scopriamo esattamente che cosa siano i sogni lucidi, come funzionino… e come scatenarli!

Prima di buttarci a capofitto in un mondo a metà tra i viaggi onirici del Sandman di Neil Gaiman e la lucida architettura fantascientifica dell’Inception di Cristopher Nolan, come al solito vi spiego come sarà organizzato l’articolo. Questa volta proseguiremo rispondendo, una per una, a 5 domande.

  • Che cosa sono i sogni lucidi?
  • Che cosa dice la scienza in merito?
  • Come fare a viverli?
  • Che effetti hanno?
  • Che cosa dice chi li ha provati?

Dopodiché, trarremo le nostre conclusioni.

Naturalmente vi lascerò alla fine articoli, studi e link per approfondimenti e bibliografia, e vi consiglio tra l’altro di andare a recuperare il video che il sempre fenomenale Just Mick ha fatto in merito, estremamente suggestivo e ben fatto.

CHE COSA SONO I SOGNI LUCIDI?

Per essere definita a tutti gli effetti “lucida”, un’esperienza onirica deve presentare una caratteristica fondamentale:

  • come dal nome stesso, deve vederci lucidi consapevoli. Dobbiamo insomma renderci conto di stare vivendo un sogno, rimanere addormentati ma al tempo stesso sapere di esserlo e sapere di stare sognando.

Nell’accezione comune, e anche nella pratica che davvero ci interessa, ci sono però altre due caratteristiche da aggiungere perché il sogno lucido sia davvero valido:

  • deve essere stabile, vale a dire che non ci dobbiamo risvegliare immediatamente, ma dobbiamo poter rimanere almeno per un po’ in quello stato di lucidità mentre dormiamo;
  • dobbiamo poter esercitare un controllo sulla struttura e il contenuto del sogno, controllarne la narrativa, i personaggi, l’ambiente circostante, gli eventi, gli aspetti sensoriali.

Se vogliamo andare ancora oltre e definire ancora meglio cosa sia un sogno lucido, ci viene in aiuto il lavoro dello psicologo gestalt Paul Tholey, che definisce ben 7 caratteristiche:

  • consapevolezza di stare sognando;
  • consapevolezza della capacità di prendere decisioni;
  • consapevolezza di funzioni di memoria ed evocazione di ricordi;
  • consapevolezza di ;
  • consapevolezza dell’ambiente del sogno;
  • consapevolezza del significato del sogno;
  • consapevolezza della concentrazione e focalizzazione;

Quindi, per riassumere tutto e arrivare a una definizione operativa più snella, diciamo così:

Una persona può dire di aver fatto un sogno lucido a tutti gli effetti quando si è resa conto di stare sognando, ha preso consapevolezza di tutti gli elementi del sogno e di se stessa come persona, non si è svegliata e ha cominciato a modificare a suo piacimento quello che accadeva nel sogno.

Tra le esperienze più tipiche che il sognatore lucido sperimenta, almeno agli inizi, ci sono quelle eroiche e aspirazionali, in cui ci si trasforma in personaggi epici e si vivono avventure straordinarie che ci vedono vincitori o in cui si raggiungono successi stratosferici, quelle sessuali, ovviamente, ma anche il volo e l’esplorazione o persino l’ingozzarsi di cibo.

Col tempo e l’esperienza si arriva a sogni lucidi più complessi, introspettivi… o magari ci viene in mente di impiantare idee di business all’interno della mente di qualcun altro e si finisce in un labirinto di sogni stratificati su livelli e si perde la cognizione della realtà e c’è un treno che passa e gente giapponese e palazzi che collassano e città che si ripiegano e la moglie di lui che gira la trottola… insomma Inception (se non l’avete visto chiedete perdono e andate subito a recuperarlo).

Fermiamoci un secondo, un attimo, solo un attimo prima di scivolare nel delirio totale… non sembra anche a voi una cosa del tutto assurda, al limite veramente del fantasy o della fantascienza?

Eh sì, non siete i soli. Anche agli scienziati in effetti qualche dubbio è venuto, anche perché quelle che si sentivano fin dall’antichità potevano anche essere le classiche testimonianze gonfiate, miti, tradizioni esoteriche o leggende tanto quanto l’alchimia, la cabala e la magia arcana.

Fino agli inizi del Novecento a dire il vero non c’erano i mezzi, i protocolli, gli strumenti e nemmeno forse la volontà di studiare fenomeni come questo, ma con la nascita delle neuroscienze le cose sono cambiate. E così passiamo alla seconda domanda dell’articolo.

CHE COSA DICE LA SCIENZA?

Il primo a coniare il termine “sogno lucido”, per quanto, come abbiamo già detto, non certo il primo a descriverlo, è stato uno psichiatra olandese, Frederik van Eeden, con un articolo del 1913 in cui descriveva varie tipologie di sogni da lui sperimentate, tra cui anche quella in cui si è consapevoli di stare dormendo.

sogni lucidi

Van Eeden ha tenuto per 14 anni un diario dei suoi sogni e ne ha catalogati 352 come lucidi. Non applicava alcuna tecnica speciale per auto-indurli, e questo anticipa il fatto che effettivamente alcuni individui sembrano sperimentare sogni lucidi spontaneamente. Ma dal punto di vista strettamente scientifico le sue sono, ancora una volta, testimonianze aneddotiche… interessanti, ma non provano niente.

Noi vogliamo prove, prove vere! Sapete quanto io sia maniaco della verità scientifica, ne ho parlato fin troppe volte, quindi non mi dilungherò anche qui.

In ogni caso, per trovare ricerche serie dobbiamo rivolgerci a qualche scienziato più vicino a noi.

Prima di tutto Celia Green, che nel 1968 ha condotto una bella meta-analisi di tutta la letteratura prodotta in precedenza e ha aggiunto nuovi dati, concludendo che i sogni lucidi esistono e che sono qualcosa di ben diverso dai sogni normali.

Dopodiché Stephen LaBerge, di cui tesse le lodi anche il leggendario Tim Ferris, e che negli anni ‘80 ha condotto studi approfonditi sul tema, confermandone ancora una volta l’esistenza e dimostrando che la percezione del tempo durante un sogno lucido è la stessa che durante la vita da svegli.

E poi il nutrito gruppo di scienziati che in più parti del mondo, dal 2013 ad oggi, hanno pubblicato dei lavori veramente conclusivi in merito, sfruttando risonanza magnetica funzionale ed elettroencefalogramma, e riuscendo persino a stabilire dei contatti diretti, dei dialoghi in tempo reale con i sognatori lucidi, verificando oltre ogni ragionevole dubbio che sì, davvero, chi sta facendo un sogno lucido è addormentato ma al tempo stesso è in grado di ragionare e di rendersi conto perfettamente di ciò che sta succedendo, riuscendo persino ad interagire con l’esterno.

Lo conferma nel suo libro Matthew Walker, uno degli scienziati e divulgatori sul sonno più rilevanti al mondo e di cui ho parlato mille volte! E poi lo conferma una meta analisi del 2016 e tutti quelli che si sono occupati del fenomeno.

Ormai non c’è più alcun dubbio: sì, i sogni lucidi esistono davvero, funzionano esattamente come speriamo che funzionino e non sembrano neanche così tanto rari. Una persona su due ne sperimenta uno almeno una volta nella vita ed esistono persone che naturalmente, senza particolari tecniche, li sperimentano su base regolare.

E poi c’è chi, i sogni lucidi, li allena. Questo ci porta alla prossima domanda.

COME PROVOCARE UN SOGNO LUCIDO?

Come si scatena un sogno lucido? Come ci si allena a farne sempre più spesso?

Riprendendo in mano il libro di LaBerge, che ho trovato strepitoso, e ricercando online, salta fuori che ci sono molte tecniche diverse per provocare i sogni lucidi e mantenerli, divise principalmente in due categorie: quelle che partono a indurre il sogno lucido già da svegli, definite WILD, e quelle che partono dal sogno già iniziato, chiamate DILD, che sono anche le più semplici e meno rischiose, per quanto forse meno potenti.

Direi comunque di approfondire queste per prime… se poi volete buttarvi sulle tecniche WILD, vi lascio i riferimenti alla fine dell’articolo!

Per prima cosa bisogna abituarsi a tenere un registro o diario dei sogni, un quadernetto in cui appena appena appena aperti gli occhi si butta subito giù tutto quello che si ricorda del sogno che si stava facendo o dei sogni avuti durante la notte, cercando magari pattern che si ripetono, temi ricorrenti, elementi riconoscibili. È fondamentale farlo tutti i giorni e immediatamente appena svegli. Anche in mezzo alla notte, se ci si sveglia anche solo per bere un bicchiere d’acqua o andare in bagno si possono buttare giù due o tre parole chiave sul sogno oppure lasciare un reminder, un oggetto fuori posto, strano, che alla mattina ci ricordi subito di compilare il nostro registro dei sogni.

Questo approccio ci addestra un po’ alla volta a prestare sempre maggiore attenzione ai sogni, dar loro sempre più importanza e ricordarli sempre di più e sempre meglio.

In più, aiuta moltissimo l’autoconvincimento e l’aggancio mnemonico, il pensare ripetutamente a questa cosa, l’addormentarsi continuando a pensare e a ripetersi nella mente “mi accorgerò di stare dormendo”, “mi accorgerò di stare dormendo”; come se fosse un mantra. Questo procedimento viene definito MILD.

E poi l’immersione: l’immergersi in un argomento, come sapete, amplifica la sua importanza. Parlando di questa passione anche durante il giorno, leggendo, discutendone, guardando video in merito, faremo in modo che pian piano il concetto di sogno lucido scenda in profondità anche nel nostro subconscio.

Queste non sono direttamente delle tecniche per avere dei sogni lucidi, ma tecniche preparatorie che facilitano e aumentano moltissimo la probabilità di riuscire ad averne.

Dopodiché, il modo per passare da un sogno normale a uno lucido con le tecniche DILD si basa sul mettere in dubbio la realtà, metterla alla prova, per riconoscere il fatto che c’è qualcosa di strano nel modo in cui si comporta… perché siamo in un sogno. E prenderne coscienza.

Per farlo, bisogna abituarsi a quello che viene chiamato un “reality check”, un check di realtà: l’interazione con un oggetto o con qualcosa che si comporti in modo diverso nel sogno rispetto al mondo reale, un po’ come quello che fa Leonardo Di Caprio in Inception con la sua trottola.

Nella vita reale il personaggio del film si porta sempre dietro una piccola trottola, ci giochicchia continuamente e la fa girare sempre, aspettando che cada. Nel sogno la trottola continua a girare all’infinito, rendendo evidente che non si tratti della realtà.

Ecco, al di fuori del film, i reality check più comuni e usati sono il contarsi le dita, il leggere l’ora sull’orologio, il leggere un testo scritto, il tentativo di tapparsi il naso e smettere di respirare. Sono tutte attività che nei sogni non funzionano benissimo, sono sfumate, reagiscono in modo strano e sono instabili. L’ora sull’orologio cambia di continuo o ci sono troppe lancette, nel testo cambiano le parole, le dita appaiono distorte o si muovono in modo strano, si può trattenere il respiro all’infinito…

Questi check, comunque, devono essere svolti in modo intenzionale e pensato, ragionato, mettendo davvero in dubbio la realtà, non in modo distratto o automatico.

Il reality check è qualcosa su cui bisogna letteralmente ossessionarsi: farlo di continuo, anche decine di volte al giorno, sempre e comunque, per settimane o mesi, e continuare sempre a farlo. All’inizio, finché non ci si abitua, anche mettendosi delle sveglie per ricordarsi di farlo. Più lo si fa e meglio è. Non solo, ma la cosa migliore in realtà è trovare diversi reality check, farne parecchi e in contesti diversi.

Nel farlo, gradualmente ci si abitua a questi gesti rituali, e l’idea di mettere in dubbio la realtà diventa parte della nostra vita, un’abitudine che diventa inconscia, al punto tale da cominciare anche a sognare in modo spontaneo di farlo. Ed ecco che questo, insieme all’autoconvincimento e al registro dei sogni, diventa l’occasione, l’aggancio per riconoscere di trovarsi effettivamente in un sogno.

E finalmente ci si riesce! E a quel punto le prime volte ci si sveglia per l’emozione e il sogno collassa su se stesso in un attimo…

Può aiutare compiere dei gesti ripetitivi e che mantengano un input sensoriale, come sfregarsi le mani, perché sembra che stabilizzino l’esperienza. O magari è solo un effetto placebo… ma qui entriamo nel regno dell’incerto!

Di base, la continuazione ripetuta di registro o diario dei sogni, autoconvincimento, immersione e reality check, nel tempo dovrebbe portare alle prime esperienze di sogni lucidi.

È bene sottolineare, comunque, che non tutte le tecniche funzionano allo stesso modo per tutti, e vi consiglio di approfondire e sperimentare se decidete di provarci sul serio. In ogni caso, sono processi che richiedono mesi di pratica, non vi scoraggiate quindi se all’inizio risulta molto difficile o persino impossibile.

Non resta che provare!

Ci sono poi i supporti tecnologici, come mascherine che emettono luci colorate a intermittenza che dovrebbero essere visibili anche nel sonno, ma della loro efficacia non si hanno prove scientifiche, la cosa non ispira proprio fiducia nella comunità scientifica, ecco.

Infine, la chimica. Alcuni studi indicano come la sostanza nota come galantamina possa aumentare di molto la probabilità di entrare in un sogno lucido. Non sono sceso nel dettaglio di questo però, anche perché non saprei neanche dove trovare della galantamina, e per di più è un farmaco usato per il trattamento di malattie gravi e ha effetti collaterali da non sottovalutare.

Possiamo passare alla prossima domanda!

CHE EFFETTI HANNO?

A dirla tutta, non è ancora chiarissimo che effetti abbiano davvero i sogni lucidi, c’è chi ne decanta le lodi e chi avverte dei potenziali rischi.

Partiamo da quest’ultimi, i rischi. Il primo e forse il più importante è che nel tentativo di imparare a controllare i sogni, soprattutto con le tecniche WILD, quelle che ho volutamente lasciato fuori, è possibile sperimentare quella che viene definita “paralisi nel sonno”, una bruttissima esperienza, spaventosa, in cui si è svegli ma non ci si riesce a muovere, e che spesso è accompagnata da delle esperienze allucinatorie non proprio piacevoli.

Il secondo rischio, solo potenziale però, perché non esistono prove certe in merito, è che la pratica dei sogni lucidi possa in qualche modo interferire con il sonno regolare, magari rovinandone la qualità. Ma non è chiaro. Io in ogni caso ho volutamente evitato di parlarvi delle tecniche che prevedono di svegliarsi in mezzo alla notte e alterare i cicli del sonno REM, perché senza dubbio quello può provocare casini. Coi cicli del sonno non si scherza, e di questo ne abbiamo già parlato.

Infine, per chi li sperimenta per caso, senza sapere che cosa siano, può essere un evento scioccante, che può portare a inquietudine o magari a svegliarsi di soprassalto, come per un incubo.

E i benefici? Oltre all’enorme divertimento e al senso di potenza divina che si ha nel poter far apparire e succedere qualsiasi cosa si pensi o si desideri, i sogni lucidi vengono sperimentati come terapia psicologica per chi soffre di incubi ricorrenti e magari molto invasivi, e c’è un cauto ottimismo per quanto riguarda anche la loro utilità per il trattamento della depressione e di altre difficoltà psicologiche.

Chi propone e cerca di diffondere i sogni lucidi come pratica parla di benefici notevoli anche in termini di sviluppo della creatività e del problem solving e come momento di introspezione e riflessione profonda.

C’è chi si spinge un passo in là e arriva a proporre i sogni lucidi come veicolo di apprendimento o di pratica e consolidamento di quanto imparato. Su questo devo ammettere che sono un pochettino scettico… non stiamo parlando di ipnopedia eh? Su quella non c’è da essere scettici, ne ho parlato in questo articolo in cui spiego se è possibile imparare dormendo.

Già me la vedo, la nuova frontiera del metodo di studio: ripassare di notte con i sogni lucidi… fantastico! Devo essere onesto con voi: sarebbe bellissimo (anche per me) poter studiare mentre si dorme, ma ad oggi la scienza dice che per studiare realmente ci vuole un metodo di studio efficace, c’è poco da fare. Se volete impararne uno ricordate che c’è il mio corso sul metodo di studio, Sistema ADC, che vi aspetta a braccia aperte, per darvi tutti gli strumenti di apprendimento di cui potete aver bisogno, alle superiori, all’università o per l’aggiornamento professionale e i concorsi!

Marchetta finita, possiamo passare all’ultima domanda.

COSA DICE CHI LI HA PROVATI?

La scienza non si fa mai con le testimonianze, ma della scienza dura e pura ne abbiamo già parlato, e per una volta sembra abbastanza chiara in merito, quindi le testimonianze a questo punto ci interessano parecchio.

Online è pieno di forum di appassionati, community e gruppi, io però sentivo di dover parlare con qualcuno direttamente, avere un confronto con qualcuno di cui mi fido e che abbia sperimentato la cosa.

Ma chi mai potrei conoscere, io, di così folle da essersi appassionato di questa cosa e averla sperimentata per anni, a chi mai verrebbe in ment… Andrea Muzii.

Certo, per forza, non poteva che essere lui, amico, socio, influencer, pazzo furioso… poteva non conoscere i sogni lucidi? Ma certo che no!

E allora gli ho posto qualche domanda per sentire la sua esperienza.

  • Ciao Andre, grazie del contributo, andiamo dritti al punto: che cosa si prova a fare un sogno lucido? Che esperienza si fa?

Fare sogni lucidi è un’esperienza che consiglio a chiunque, perché si ha la libertà di fare davvero quello che vogliamo. Essendo noi i protagonisti del sogno e padroni di esso possiamo scegliere cosa fare, e di conseguenza le esperienze che possiamo vivere dipendono da ciò che cerchiamo. Possiamo ricercare il divertimento, e quindi ad esempio volare o respirare sott’acqua, o possiamo concentrarci su sogni più riflessivi, in cui interloquiamo con i “dream characters”. Poi, una volta svegli, possiamo interrogarci sul significato di ciò che abbiamo vissuto nel sogno. Quello che viviamo in un sogno lucido dipende proprio da quello che cerchiamo, e trovo che questa parte sia la più bella, la libertà di fare ciò che si vuole!

  • Come sei riuscito ad arrivarci? Che allenamento o percorso hai fatto?

Se una persona vuole fare dei sogni lucidi, la cosa migliore da fare è prendere l’abitudine di dubitare della realtà, quindi effettuare dei “reality check” più volte durante la giornata, chiedendosi se stiamo sognando o se siamo nella realtà. Quando questa abitudine si sarà consolidata, ci capiterà di porci questo quesito anche durante il sogno, e a quel punto inizierà il sogno lucido! Quindi il mio allenamento consisteva nel fare più reality check possibili durante la giornata, e farne di diversi tipi, in modo da aumentarne l’efficacia. Ci sono poi altre abitudini che aumentano la possibilità di fare sogni lucidi, come la meditazione, che ci aiuta ad essere più presenti e rende più semplice capire se stiamo sognando o meno. Può essere utile anche tenere un diario dei sogni, che aiuta a prendere consapevolezza dei sogni e a capire se ci sono scenari che si ripetono. Ad, esempio, se mi accorgo che spesso nei miei sogni compaiono degli orologi, quello che posso fare durante la giornata è, quando ne vedo uno, effettuare ancora più reality check, perché è un contesto ricorrente nei sogni. Un’altra abitudine è quella di documentarsi su questo mondo dei sogni lucidi, guardare video, leggere articoli,… in questo modo il pensiero dei sogni sarà più presente nella nostra mente, e sarà più probabile averne. È quindi fondamentale mantenere vivo l’interesse e la curiosità verso questo mondo!

(vedete che vi avevo detto giusto, prima? Andrea conferma le tecniche trovate nelle ricerche scientifiche!)

  • Ci riesci ancora? Si deve mantenere un allenamento?

Purtroppo io adesso ho smesso di fare i reality check, tenere il diario dei sogni e mantenere tutte le altre abitudini che aumentano la possibilità di avere sogni lucidi, e di conseguenza non ne faccio più con regolarità, mi capita solo di farne qualcuno spontaneo ogni tanto. È fondamentale quindi mantenere l’allenamento e tutte le abitudini per continuare a fare sogni lucidi con regolarità.

  • Sentivi delle controindicazioni? Ti svegliavi più stanco?

Molte persone, quando si avvicinano al mondo dei sogni lucidi, hanno paura che ci possano essere controindicazioni, ma in realtà non è assolutamente così. Un’altra paura comune è quella di svegliarsi più stanchi, ma anche in questo caso fortunatamente il problema non si pone. Anzi, molte persone quando riescono a fare un sogno lucido, al risveglio hanno un particolare entusiasmo, e quindi anche più energia!

Grazie al campione per la testimonianza, l’ho tenuta più breve possibile perché si deve allenare, la finale della Memory League è dietro l’angolo… sì, perché se non lo sapete Andrea è campione del mondo di memoria, un vero professionista delle mnemotecniche. Se vi interessano le tecniche di memoria guardate il webinar che ho fatto con lui e con Vanni De Luca (altro amico, socio, influencer, pazzo furioso e il mnemonista più grande d’Italia), non vi insegnerà a fare sogni lucidi ma vi darà comunque superpoteri, fidatevi 🙂

Comunque io, dal canto mio, sono affascinato dai sogni lucidi da anni, ma non ho mai trovato la voglia di mettermi attivamente a lavorarci su… sentendo però la testimonianza di Andrea, leggendo libri e ricercando fonti per scrivere questo articolo mi sono veramente intrigato…

Mi sa che stavolta comincio davvero a provarci, tra l’altro ho sempre avuto un rapporto interessante coi sogni, facevo anche esperimenti strani tipo cercare di addormentarmi mentre guardavo film di fantascienza per fare sogni a tema o provare a continuare sogni se mi svegliavo in mezzo alla notte. Credo di essere la persona giusta. Ci proverò e vi terrò aggiornati!

E voi, che cosa ne pensate? Vi affascina il tema? Vorreste provare? Avete provato? Raccontatemi le vostre esperienze!


SE VOLETE APPROFONDIRE

Exploring the world of lucid dreaming – Stephen LaBerge & Howard Rheingold.

Perché dormiamo – Matthew Walker.

Lucid Dreams – Green, C. (1968). London: Hamish Hamilton.

– https://journals.sagepub.com/doi/10.2466/pms.1983.57.1.79

– http://www.lucidity.com/vanEeden.html

– http://nectar.northampton.ac.uk/8705/

– https://en.wikipedia.org/wiki/Lucid_dream

– https://psychonautwiki.org/wiki/Lucid_dreaming

– https://lucid.fandom.com/wiki/Lucid_dream

– https://www.cell.com/current-biology/fulltext/S0960-9822(21)00059-2

– https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1053810084710142?via%3Dihub

– https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6082533/

– https://www.newhealthadvisor.org/is-lucid-dreaming-dangerous.html

– https://www.tuck.com/sleep/how-to-lucid-dream/

– https://www.healthline.com/health/what-is-lucid-dreaming#takeaway

– https://www.healthline.com/health/healthy-sleep/how-to-lucid-dream#how-to-wake-up

– http://www.lucidity.com/

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