Domande: sono l’ossatura stessa dello studio e dell’apprendimento.
Le domande hanno il potere di indirizzare la tua attenzione, creare obiettivi, tenerti concentrato e e attivo, di aiutarti a ricordare.
Fare domande dovrebbe diventare una pratica costante quando studi o impari qualunque cosa, ma alcune domande hanno più peso di altre.
In questo articolo ti insegnerò quali sono le dieci domande fondamentali che devi porre quando studi… e quando è il momento di porle.
Dividerò le domande in 2 gruppi rispettivamente di 3 e 6 domande, più una domanda finale, la più importante di tutte, quindi leggi fino alla fine. Cominciamo.
KWL
Il primo gruppo di cui ti voglio parlare contiene 3 domande principali e costituisce il cosiddetto metodo KWL.
La K sta per “know”, conoscere in inglese, e la domanda che dovresti porti è: “che cosa conosco già?”. Questa è una domanda di riscaldamento, di brainstorming, e dovresti porla qualche minbuto prima di iniziare a leggere o a prendere appunti in una lezione.
Recuperare ciò che conosci già, richiamare quello che hai imparato nel capitolo o nella lezione precedente, immergerti in profondità nelle tue conoscenze personali per individuare ogni minimo elemento che possa esserti d’aiuto ti preparerà al compito che stai per svolgere e attiverà i processi cognitivi necessari per essere davvero efficace nella tua sessione di studio.
W sta per “want”, volere in inglese, e la domanda a cui è associata è “che cosa voglio sapere?”
Questo è il tuo obiettivo primario, su cui dovresti concentrare le tue energie, e dovrebbe essere più preciso possibile.
Ci torniamo sopra per approfondirlo ed espanderlo tra un minuto. Per adesso, ricordati che avere un obiettivo chiaro in mente trasforma il modo in cui il tuo cervello processa le informazioni. La vaghezza porta alla distrazione, alla superficialità e alla procrastinazione.
L sta per “learn” imparare in inglese, e la terza e ultima domanda del metodo KWL è “che cosa ho imparato?”. Dovresti portela alla fine della lettura o dell’ascolto ed è pensata per essere un momento di riflessione e puntualizzazione, che aiuti la tua mente a mettere in ordine le informazioni appena imparate e consolidarle.
Puoi rispondere alle domande del KWL in forma scritta, compilando una tabella, o a mente.
5W + 1
Il secondo gruppo di domande in pratica può essere considerato un’espansione della W del KWL (visto? Avevo detto che ci saremmo tornati), e sono le famose 5W del giornalismo.
Chi? Come? Dove? Quando? Cosa? Perché?… Sì, lo so, sono 6, non ci pensare. Di fatto si tratta di domande strutturali, che esauriscono ciò che c’è da sapere di qualunque tipo di argomento.
Queste 6 domande standard ti aiuteranno a definire chiaramente l’argomento del quale stai imparando e fungeranno anche da strumento di auto-valutazione in un secondo momento.
Preparale prima di iniziare a studiare e usale dopo per guidare la tua fase di ripasso e di testing e assicurarti di ricordare davvero tutti i dettagli importanti.
Ovviamente qualunque lista standard di domande come le 5W più una potrà aver bisogno di essere modificata, cambiata, adattata a ciò che stai leggendo o ascoltando.
Questa lista dovrebbe crescere e cambiare mentre procedi nello studio e diventi sempre più competente in quello che stai imparando: è un processo in divenire, non statico.
LA DOMANDA-GUIDA
Bene, ti ho descritto 9 domande finora, le 3 KWL e le 5W + 1, ma te ne avevo promesso un’altra, la decima domanda, la più importante di tutte.
La chiamo “la domanda-guida” perché, se applicata correttamente, guiderà tutto il tuo processo di studio, una frase alla volta. È semplice, ma al tempo stesso profonda:
“qual è il contenuto informativo di questa frase?
Se studiare è una caccia, il contenuto informativo è la tua preda. Qualsiasi cosa può qualificarsi come contenuto informativo, a patto che rispetti 3 caratteristiche:
- Deve essere nuovo, qualcosa che non conoscevi già;
- Non deve essere ovvio, scontato o deducibile facilmente da informazioni pregresse;
- Deve essere utile al raggiungimento del tuo obiettivo di studio, quindi devi volerlo imparare o doverlo imparare.
Qualunque cosa non sia contenuto informativo te la puoi tranquillamente dimenticare. Ogni parola o concetto che non rispetta queste caratteristiche è uno spreco di energia mentale. Imparare è, prima di tutto, scegliere che cosa imparare e che cosa invece scartare.
Tutto qui: semplice, ma cambia la vita.
Ogni frase o periodo che leggi o ascolti dovrebbe essere immediatamente seguita nella tua mente dalla domanda-guida, questo renderà più semplice e focalizzato lo studio e più immediate da rispondere le altre domande, eliminando la distrazione, come spiego tra l’altro nel mio manuale gratuito “Leggere per sapere”, che dovresti proprio scaricarti, trovi il link qui sotto.
Scatena il potere di queste 10 domande di base e vedrai risultati immediati, in classe come di fronte a un libro.